Gianmarco Tamberi

altista italiano

Gianmarco Tamberi (1992 – vivente), altista italiano.

Gianmarco Tamberi nel 2016

Citazioni di Gianmarco Tamberi modifica

  • In uno sport come l'atletica in cui la serietà regna sovrana il pubblico vede di buon occhio uno come me che esce dalle regole e che cerca di far divertire.[1]
  • Io parto dal presupposto che il fumo è una malattia sociale. È una cosa sbagliata. È successo anche a me a 17 anni. Volevo sentirmi grande. Bisogna aiutare i ragazzi a capire che non è la sigaretta in bocca che fa di loro un adulto.[2]
  • Non ho mai conosciuto Alex Schwazer, né personalmente né sui social network, quanto ho scritto su Facebook non è frutto di un mio accanimento contro Schwazer,[3] può essere una persona meravigliosa fuori dallo sport. Credo però che chi fa un errore, un errore non casuale, con il doping, non vada reinserito nella squadra nazionale. Tutto qui. Non va condannato a morte un atleta per questo.[4]
  • Rado sempre la parte destra. La prima volta che l'ho fatto, nel 2011, avevo forse due peli e neanche si vedeva che avevo fatto metà barba. Era per stemperare la tensione in una gara importante. Mi sono migliorato di 11 centimetri allora, l'ho ripetuto agli Europei Junior e ho preso la medaglia e dopo... ciao [...]. Lo faccio come una specie di rito, mi metto davanti allo specchio, mi concentro per la gara. Un po' come nei film sulla boxe vedi che fanno con i guantoni. Devo essere solo con la porta chiusa quando lo faccio. È l'ultima cosa che faccio prima di una finale.[1]
  • Non c’era una persona con cui avrei voluto condividere l’oro più di Barshim, con cui siamo passati attraverso lo stesso problema. [5]
  • La gioia più grande della vita: non potevamo togliere l’uno all’altro la gioia più grande della vita. [6]
  • Quando vedo la maglia azzurra sento sempre il fuoco dentro di me[7]

Citazioni su Gianmarco Tamberi modifica

Mutaz Essa Barshim modifica

  • Nessuno dei due meritava l'argento. Abbiamo subìto entrambi un infortunio che avrebbe potuto fermare le nostre carriere. È stata dura già riprendere a camminare, quindi allenarsi, competere con i migliori del mondo e batterli in un'Olimpiade. Insomma, dovevamo tornare a casa da Tokyo con l'oro. Quando ci hanno risposto che se eravamo d'accordo saremmo stati campioni sia io sia lui, è stata un'emozione pazzesca.
  • Per primi abbiamo abbracciato il nuovo motto dei Giochi: dopo Faster, Higher e Stronger, ora c'è Together, insieme. È un esempio di quello che significa la vita.
  • [Quando hai incontrato Gianmarco Tamberi per la prima volta?] Ai mondiali juniores del 2010 in Canada. Avevo un po' di tempo libero e stavo camminando verso il ristorante quando mi si parò davanti un ragazzo agitatissimo: "Ehi, tu sei Barshim, un mito!". Pensai: "chi è questo matto?". In seguito siamo diventati amici di famiglia, lui viene a casa mia o io vado da lui.

Note modifica

  1. a b Dall'intervista di Chiara Pizzimenti, Gianmarco Tamberi, Oro nel salto a Portland: «La barba a metà è un rito», Vanityfair.it, 20 marzo 2016.
  2. Dall'intervista di Agostino Gramigna, «La sigaretta per sentirmi grande. Il mio errore a diciassette anni», Corriere della Sera, 29 gennaio 2022.
  3. Riferendosi al post pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook, il 28 aprile 2016, cfr.: «Vergogna d'Italia, squalificatelo a vita. La nostra forza è essere puliti! Noi non lo vogliamo in nazionale!»
  4. Durante la conferenza stampa di presentazione del Golden Gala; citato in Valerio Piccioni, Atletica, Golden Gala, Tamberi conferma: "No all'azzurro per Schwazer", Gazzetta.it, 1° giugno 2016.
  5. Nell'intervista post gara alla televisione italiana dopo la vittoria ex-aequo dell'oro olimpico con Mutaz Essa Barshim[1], ilpost.it, 1° agosto 2021 .
  6. Nell'intervista post gara alla televisione italiana dopo la vittoria ex-aequo dell'oro olimpico con Mutaz Essa Barshim [2]
  7. Citato in Atletica, Giulio Ciotti è il nuovo allenatore di Gianmarco Tamberi: “Subito in sintonia, mio padre andava sostituito”, OASport, 1° marzo 2023.

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