Ghost - Fantasma

film del 1990 diretto da Jerry Zucker

Ghost - Fantasma

Immagine Ghost opening title.jpg.
Titolo originale

Ghost

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1990
Genere commedia, drammatico
Regia Jerry Zucker
Sceneggiatura Bruce Joel Rubin
Produttore Steven-Charles Jaffe, Bruce Joel Rubin, Howard W. Koch
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Ghost - Fantasma, film statunitense del 1990, con Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg diretto da Jerry Zucker.

TaglinePrima di essere ucciso Sam aveva detto a Molly che l'avrebbe amata e protetta. Per sempre.
  • Che diavolo fai? Stai cercando di spostarlo con il dito. Non puoi spostarlo con il dito, tu sei morto. È una questione di testa. Il tuo problema è che sei ancora convinto di esistere. Pensi davvero di indossare quei vestiti? Di essere rannicchiato su quel pavimento? Pura illusione! Non puoi contare più sul tuo corpo, ragazzo. Tutto dipende da qui ora. [indica la testa] Vuoi spostare gli oggetti? Fallo con la forza della mente. Devi concentrarti, hai capito cosa intendo? (fantasma della metropolitana)
  • [si diverte a sbeffeggiare Carl in ufficio] Continua a cercarli. Non li troverai mai! Vi uccideranno, Carl, te e Willy! Diventerete concime! Vi seppelliranno vicino allo strangolatore di Boston! Eh, eh ,eh! Uh, Uh! (Sam)
  • [afferra un coltello] Le taglierò la gola! Giuro su Dio! Le taglierò la gola! Voglio quei soldi entro le 11 di stasera! Se quella sensitiva non me li porta qui, Molly morirà! È chiaro? (Carl)
  • Sì, tu sei morto, Willy. (Sam)
  • Possibile che non ci arrivi? Sam non è stato ucciso da un ladruncolo. È stato assassinato! Aveva scoperto che Carl riciclava denaro sporco in banca. Carl è senza scrupoli. Lo so, perché ha cercato di uccidermi ed è intenzionato ad uccidere anche te. Sei nei guai, Molly! Non vorrei essere al tuo posto. (Oda Mae)
  • Darei qualunque cosa per poterti toccare ancora una volta. (Sam)

Dialoghi

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  • Sam: Seconda strofa tale e quale alla prima:Son Enrico VIII il Re | Enrico VIII chi più Re di me. | Voglio impalmar una vedova sconsolata | che sette volte s'è già sposata. | Ogni marito è Enrico, Enrico. | Non vuole William o Sam per Signor. | Son il suo ottavo Enrico. | Enrico VIII chi più Re di me | Enrico VIII il Re dei RE. Terza strofa tale e quale alla seconda: Son Enrico VIII il Re | Enrico VIII il Re dei Re. | Voglio trovar una vedova sconsolata...
    Oda Mae: Bastardo! Ok, va bene! Smetti di cantare! Andrò in qualsiasi posto, ma non voglio più sentirti cantare!
  • Molly: Sam è morto! È chiaro? È morto!
    Sam: Dille che l'amo!
    Oda Mae: Ha detto che ti ama!
    Molly: Sam non l'avrebbe mai detto.
    Sam: Idem! Dille idem!
    Oda Mae: Che significa idem? Idem!
  • Carl: Ascolta! Anche io come te vorrei che fosse tutto vero, ma devi essere razionale, non emotiva. Insomma, Sam non è in questa stanza come tu...Oh. Senti! Io comprendo la necessità di restare legato a Sam, ma tutto questo è assurdo!
    Molly: Lo so che sembra tutto assurdo, ma doveva essere vero per forza.
    Carl: Come si può prestar fede a una chiromante di Brooklin che viene a bussarti alla porta?
    Molly: Ero seduta lì. L'ho sentita io parlare con lui.
    Carl: Non la bevo, Molly, neanche un po'!
    Molly: E tutte le cose che sapeva?
    Carl: Quali cose?
    Molly: La foto che mi ha fatto Sam durante il nostro viaggio a Rio. Eravamo soli, Carl. Le mutande verdi su cui ho scritto il mio nome. Ha detto che Sam sa chi è stato a sparargli e che qualcuno lo voleva morto.
    Carl: Beh, ora stiamo esagerando. Quella donna farneticava.
    Molly: Aveva un nome e un indirizzo: Willy Lopez, 303 Prospect Place, appartamento 4D.
    Carl: E' assurdo! E' davvero pazzesco! Molly, io non capisco come tu abbia...come tu abbia potuto credere a queste stupidaggini! Quel tale può darsi che neanche esista o magari quella donna sta usando te per incastrare qualcun altro.
    Molly: Hai ragione. Sì. Hai proprio ragione, ed è quello che devo scoprire.
    Carl: Che intendi con scoprire? Che vorresti fare?
    Molly: Sam vuole che vada alla polizia.
    Carl: Sam vuole che tu vada alla polizia? Oh Cristo! Molly! Ma sei impazzita? Che cosa racconterai alla polizia? Che hai ottenuto rivelazioni eccezionali da una sensitiva che...che comunica con il morto? Ma ti rendi conto di come suona ridicolo? Parliamo di spiriti, bisogna andarci piano! Scusami. Il fatto è che queste storie mi urtano i nervi.
    Molly: E' normale che tu non mi creda.
    Carl: Ci sto provando, Molly. Senti! Se può farti sentire meglio, controllerò quell'indirizzo. Va bene? Ora, però, te ne vai a dormire? Ci vai? Brava! [le dà un bacio sulla guancia] Ti chiamo domattina. Ciao. Buona notte.
  • Willy: Carl, che diavolo ci fai qui?
    Carl: Con chi hai parlato, Willy?
    Willy: Parlato? Che cazzo vuoi dire?
    Carl: C'è una donna che sa tutto di te. Tutto! Da chi ha avuto le informazioni?
    Willy: Io non ho aperto bocca con nessuno!
    Carl: Conosce il tuo nome, maledizione! Sa dove vivi.
    Willy: Molte donne lo sanno.
    Carl: Ma c'è poco da scherzare! Sa tutto dell'omicidio! Voglio che trovi questa troia, chiunque sia! E voglio che...te ne liberi. Va bene? Ho quattro milioni di dollari bloccati da un maledetto computer! Se non scopro quel codice. Se quei soldi non saranno trasferiti in fretta, io sono morto. Siamo morti tutti e due!
    Willy: Perché non dici a quelli che ricicli il denaro solo il primo del mese?
    Carl: Ma che cos'hai nel cervello? Eh? Credi sia tutto un gioco? Hai ucciso un uomo. Dovevi rubargli il portafogli! Ti pare un gioco?
    Willy [si alza dalla sedia arrabbiato]: Amico. Io ti ho fatto un favore, lo sai e l'ho fatto gratis!
    Carl: Senti! Quelli sono trafficanti di droghe. Non lasciarmi nella merda, Willy. Perderò il posto. Andrò in galera. Ottantamila di quei dollari se sono miei...senti. Dammi le chiavi dell'appartamento di Sam. Ci penso io a prendere quell'agendina.
  • Sam: È molto che sei qui?
    Fantasma della metropolitana: Dal giorno in cui mi hanno spinto.
    Sam: Ti hanno spinto sulle rotaie?
    Fantasma della metropolitana: Sì, qualcuno mi ha spinto alle spalle.
    Sam: Chi?
    Fantasma della metropolitana: Cosa c'è, non mi credi, amico? Pensi che sia caduto? O che mi ci sia buttato?! Allora vaffanculo! Non era la mia ora! Non dovevo morire, non era destino! Questo posto lo odio, non dovrei essere qui! [tira un calcio a un distributore di sigarette, che espelle diversi pacchetti] Ooh! Darei qualsiasi cosa per poter fare una tirata! Una tirata soltanto...
  • Carl: Oh, Dio. Speriamo bene. Ci sono. Ah. Sì! [telefona a Eddy] Eddy.
    Eddy: Che c'è?
    Carl: Tutto bene! E' tutto liscio. Siete in una botte di ferro. Dimmi cosa devo fare.
    Eddy [con accento siciliano]: D'accordo. Voglio che tu trasferisca tutto il denaro da quei dodici conti correnti su un nuovo conto intestato a Rita Miller.
    Carl: Che altro?
    Eddy: Domani pomeriggio, cinque minuti prima della chiusura, alle quattro meno cinque, rimetti l'intera somma alla First Inland Bank di Nassau. Numero di conto: 4869580. Chiamaci quando hai finito.
    Carl: Sì. Tutto chiaro! Senti. Dì al signor Balistrari che non ci saranno problemi questa volta. Grazie.
    Eddy: Glielo riferirò. Buon lavoro Carl.
  • Oda Mae: 4 milioni di dollari! Dio mio, che ci faccio con tutti questi soldi? Lo so, mi ci compro tutto il palazzo! Anzi no, tutto l'isolato! E mando mia sorella in clinica per dimagrire perché è troppo grassa. E poi...
    Sam: Vacci piano. Che discorsi fai?
    Oda Mae: No, no. Prima il palazzo.
    Sam: Ho avuto un'idea.
    Oda Mae: Quale idea, dimmi!
    Sam: Tira fuori l'assegno.
    Oda Mae: Aah, hai ragione. È vero, è vero! Meglio toglierlo da qui. Lo metterò dove nessuno lo può prenderlo. [cerca di metterlo nel petto]
    Sam: Oda Mae, no. Giralo.
    Oda Mae: No! Se adesso lo giro e poi lo perdo se lo becca un altro, meglio tenerlo qui dentro.
    Sam: Non sono soldi tuoi. Non ti ho mai detto che erano per te. Sono sporchi di sangue. Sono stato ucciso per quei 4 milioni. Avanti, gira l'assegno.
    Oda Mae: E perché non po... Senti cosa vorresti farci?
    Sam: Guarda laggiù! Alla tua sinistra.
    Oda Mae: Non penserai veramente di regalare 4 milioni di dollari a quelle suore!
    Sam: Oda Mae, se non lo fai, quelli verranno a cercarti. Se vuoi salvarti, devi sbarazzarti subito di quei soldi.
    Oda Mae: Oh, Sam è una follia! Sono 4 milioni di dollari!
    Sam: Mettila in questo modo: andrai in Paradiso.
    Oda Mae: Ma quale Paradiso! Voglio andare in banca ad incassare questo dannato assegno.
    Suora: Salve.
    Oda Mae: Salve.
    Sam: Poi mi ringrazierai.
    Oda Mae: Come va, Sorella?
    Suora: Bene.
    Sam: Ah, firma sempre come Rita Miller.
    Oda Mae: E lo so!
    Sam: E intestalo all'Ospizio di San Giuseppe.
    Oda Mae: Guarda un po' se uno deve dare tutto a San Giuseppe...
    Sam: E adesso daglielo.
    Oda Mae: Glielo do, glielo do! Voglio solo stringerlo ancora un po' tra le dita, non chiedo altro.
    Sam: Dagli l'assegno.
    Oda Mae: Ora glielo do, che vai di fretta?
    Sam: Daglielo, Oda Mae. Puoi farcela. Consegnale quell'assegno!
    Suora: Dio la benedica, figliola. Dio ti benedica. [Oda Mae non riesce a lasciare l'assegno]
    Sam: Ma che fai? Lascialo! Lascialo! Lascialo, Oda Mae!
    Oda Mae [lascia l'assegno]: Taci!
    Sam: Sono fiero di te, brava!
    Oda Mae: Sai una cosa? Me ne frego che sei fiero di me! Stammi bene alla larga d'ora in poi! Che cavolo c'entravano le suore? Nemmeno se le godranno quei soldi! Io ti odio! Vattene, lasciami in pace! Non parlarmi mai più!
    Sam: Sei straordinaria, Oda Mae.
  • Molly: Ti amo, Sam.
    Sam: Idem.

Oda Mae: Sam, ti aspettano, Sam.
Sam: Mi mancherai, tua madre sarà fiera di te.
Oda Mae: Anche tu mi mancherai. Mi andavi a genio.
Sam: Addio, Oda Mae.
Oda Mae: Addio Sam.
Sam: Ti amo Molly, ti ho sempre amato tanto.
Molly: Idem.
Sam: È meraviglioso Molly, l'amore che hai dentro. Portalo con te. Addio.
Molly: Addio. Ciao.

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