Gertrude Stein

scrittrice e poetessa statunitense

Gertrude Stein (1874 – 1946), scrittrice e poetessa statunitense.

Gertrude Stein nel 1935

Citazioni di Gertrude Stein modifica

  • Contare è la religione di questa generazione, è la sua speranza e la sua salvezza.
Counting is the religion of this generation it is its hope and its salvation.[1]
  • Ecco che cosa siete. Ecco che cosa siete, voialtri. Tutti voi giovani che avete fatto la guerra. Siete una generazione perduta. [...] Non avete rispetto per niente e per nessuno. Vi rovinate la salute a furia di bere...[2]
  • I comunisti sono persone che pensavano di avere un'infanzia infelice.
Communists are people who fancied that they had an unhappy childhood.[3]
  • Mi sono resa conto che non c'è la possibilità di metterle insieme [le parole] senza senso. È impossibile metterle insieme senza senso. Ho fatto innumerevoli sforzi perché le parole si scrivessero senza senso e l'ho scoperto impossibile. Ogni essere umano che scriva delle parole deve trarne un senso.[4]
  • Negli Stati Uniti c'è più spazio dove non c'è nessuno che spazio dove c'è qualcuno. Questo è ciò che fa l'America quello che è.[5]
  • Non tutto riguarda tutto.[6]
  • [Ultime parole] Qual è la risposta? [Nessuna risposta] In tal caso, qual è la domanda?
What is the answer? [...] In that case, what is the question?[7]
  • Rosa è una rosa è una rosa è una rosa.[8]
  • Scrivo per me stessa e per gli sconosciuti.[9]
  • Una virgola serve solo a rendere facile una cosa che se ti piace abbastanza è facile abbastanza senza la virgola.[10]

Autobiografia di Alice Toklas modifica

  • [Gertrude Stein] Dice che è un'ottima cosa, quando ciò che serve a divertirci non sappiamo assolutamente come sia fatto. Un'occupazione unica, assorbente, dobbiamo averla, ma quanto a tutte le altre cose della vita, se vogliamo goderne pienamente, bisogna che ci fermiamo ai risultati. In questo modo saremo sicuri di sentire una cosa piú intensamente che non quelli che s'intendono un poco di come questa cosa è fatta. (IV; p. 77)
  • Lei [Gertrude Stein] dice sempre che non può soffrire l'anormale: è cosí ovvio. Sostiene che il normale è ben piú semplicemente complicato e interessante. (IV; p. 84)
  • Gertrude Stein sostiene sempre di non aver altro che due distrazioni: i quadri e l'automobile. Forse ora potrebbe aggiungere i cani. (VII; p. 213)
  • Braque e James Joyce sono gli incomprensibili che tutti capiscono. (Picasso: VII; p. 215)
  • [Ernest Hemingway] Assomiglia a quei barcaioli del Mississippi che descrive Mark Twain. (Gertrude Stein: VII; p. 219)
  • [Paragonandolo ad André Derain] E cosí è fatto Hemingway: ha l'aria moderna e un sentore di museo. (Gertrude Stein: VII; p. 220)
  • Hemingway, i commenti non sono letteratura. (Gertrude Stein: VII; p. 223)
  • La pace ha i suoi terrori peggio che la guerra. (Gertrude Stein: VII; p. 236)
  • Dopo tutto nessun artista ha bisogno delle critiche, ma soltanto del riconoscimento. Se ha bisogno delle critiche non è un artista. (Gertrude Stein: VII; p. 239)

Incipit di alcune opere modifica

Autobiografia di tutti modifica

Ho sempre ricordato che Victor Hugo disse che se nella notte del 17 giugno 1815 non fosse piovuto le sorti d'Europa avrebbero potuto essere diverse.[11]

La buona Anna modifica

I negozianti di Bridgepoint impararono a temere le parole «signorina Mathilda» perché in questo nome la buona Anna vinceva sempre.[11]

Citazioni su Gertrude Stein modifica

  • Gertrude Stein [...] compone arabeschi con cadaveri di parole. (Mario Praz)

Note modifica

  1. Da Autobiografia di tutti, cap. 3.
  2. Citato in Ernest Hemingway, Festa mobile, traduzione di Vincenzo Mantovani, Mondadori, Milano, 1993, p. 64.
  3. Citato da Thornton Wilder, in un'intervista con Richard Goldstone (14-15 dicembre 1956), The Paris Review: Writers at Work, First Series (1958).
  4. Citato in Jonah Lehrer, Proust era un neuroscienziato, Codice Edizioni, p. 144. ISBN 978-887578096-8
  5. Da Storia geografica dell'America. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
  6. Citato in Tony Judt, La rivoluzione del sesso, Internazionale, n. 854, 9 luglio 2010, p. 87.
  7. Queste parole, rivolte alla sua compagna Alice B. Toklas, vengono riportate da Donald Sutherland in Gertrude Stein: A Biography of Her Work. Le parole sono riportate anche in What Is Remembered, autobiografia della stessa Toklas, ma non viene specificato se si tratti o meno delle ultime parole della Stein. Cfr. (EN) The Yale Book of Quotations, a cura di Fred R. Shapiro, Yale University Press, 2006, p. 728. ISBN 0300107986
  8. Da Sacred Emily; citato in Elena Spagnol, Enciclopedia delle citazioni, Garzanti, Milano, 2009. ISBN 9788811504894
  9. Citato in Fredric Jameson, Firme del visibile. Hitchcock, Kubrick, Antonioni (Signatures of the Visible, 1990), traduzione di Daniela Turco, a cura di Gabriele Pedullà, Donzelli, Roma, 2003, p. 23. ISBN 88-7989-766-7
  10. Da On Punctuation; citato in Giulia Zoli, Il futuro della virgola, internazionale.it, 18 febbraio 2014.
  11. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia modifica

  • Gertrude Stein, Autobiografia di Alice Toklas, traduzione di Cesare Pavese, introduzione di Richard Bridgman, Einaudi, Torino, 1978.

Voci correlate modifica

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