Gaio Musonio Rufo
filosofo romano
Gaio Musonio Rufo (I sec. d.C.), filosofo romano.
Dissertazioni
modifica- [...] tutte le azioni umane formano un deposito comune con pari diritti per gli uomini e per le donne, e non ce n'è una che sia necessariamente riservata all'uno dei due sessi; soltanto, alcune sono più appropriate all'uno, altre all'altro, e perciò le une si chiamano virili, le altre femminili. Ma tutte quelle che hanno rapporto con la virtù, è giusto dire che appartengono egualmente a ciascun sesso, una volta che diciamo che le virtù non toccano agli uni meno che alle altre. (IV, p. 155)
- Come, infatti, trarre il proprio nutrimento dalla terra, che è nutrice e madre di tutti noi, può non esser più naturale che il trarlo da qualche altra cosa? e come non è più virile che lo stare oziando in città, a modo dei sofisti, il vivere in campagna? Come non è più igienico del crescere all'ombra il passar la vita all'aria aperta? che altro? è più da uomo indipendente il procacciarsi da sé il necessario o farselo dare da estranei? Ma è evidente che il non dover ricorrere all'aiuto di alcuno per i propri bisogni è più nobile che il doverci ricorrere. (XI, p. 175)
- Vita comune e parte eguale nella generazione della prole: ecco l'essenza del matrimonio. (XIII-A, p. 179)
Bibliografia
modifica- Gaio Musonio Rufo, Dissertazioni raccolte da Lucio, in Epitteto, Il "Manuale", a cura di Nicola Festa, Istituto Editoriale Italiano, Milano, 1913.
Voci correlate
modifica- Epitteto, discepolo
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