Ernst Cassirer

filosofo tedesco

Ernst Cassirer (1874 – 1945), filosofo tedesco naturalizzato svedese.

Ernst Cassirer

Citazioni di Ernst Cassirer

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  • La vera originalità di Cartesio deriva innanzitutto dal fatto che la sua opera fondamentale prepara la scienza dell'età moderna. Con la scoperta della geometria analitica Cartesio fonda il modo di pensare scientifico moderno che trova la sua espressione matura nel calcolo infinitesimale. Il rinnovamento della riflessione sul problema della conoscenza, incontra così un nuovo oggetto; solo in questo modo la filosofia di Cartesio acquisisce il carattere di autentica rinascenza.[1]
  • Nessuna meraviglia... che il mito e la magia esercitino tuttora una così schiacciante influenza sul pensiero e sull'azione politici. Gruppi ristretti si sforzano di imporre i loro desideri e le loro fantastiche idee ad intere nazioni, al fine di farne una dottrina di Stato.[2]
  • Non c'è una conoscenza dell'assoluto, ma ci sono bensì conoscenze assolutamente certe.[3]
  • Per la storia dello spirito moderno il sistema di Descartes significa sotto un duplice riguardo l’inizio e l’origine di uno sviluppo caratteristico. Per la filosofia esso rappresenta l’inizio della sua rinascita in quanto, liberandosi per la prima volta dalle strettoie della tradizione scolastica e medievale, osa avanzare il progetto complessivo di una nuova spiegazione del mondo. La novità e l’originalità di questa spiegazione stanno nel posto assegnato al problema della conoscenza nel tutto dei problemi filosofici. In ciò il sistema tende a continuare la filosofia dell’antichità classica: in esso rivive la questione di fondo dell’idealismo platonico.[4]

Saggio sull'uomo

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  • Lungi dall'eliminare le prime spiegazioni mitiche, la religione consolidò la cosmologia e l'antropologia a fondo mitologico dando loro nuove forme e una nuova profondità. A partire da questo momento la conoscenza di sé cessa di presentare un semplice interesse teoretico. Non è più un oggetto della curiosità e della speculazione, tanto che si finisce con l'affermare che essa costituisce il còmpito fondamentale dell'uomo. I grandi pensatori religiosi sono stati i primi ad additare un simile compito. In tutte le forme superiori di vita religiosa la massima «conosci te stesso» è stata considerata come un imperativo categorico, come il più alto precetto morale e spirituale. Un tale imperativo attesta, per così dire, un improvviso capovolgimento del primo impulso naturale a conoscere; esso comporta un ridimensionamento di tutti i valori [...]. (p. 48)
  • Che almeno alcune reazioni degli animali superiori non siano dovute al semplice caso ma attestino una facoltà di giudizio, ciò sembra ormai incontestabile. (p. 92)
  • L'uomo non può trovare se stesso, non può pervenire alla coscienza della propria individualità che attraverso la vita sociale. (p. 367)

Citazioni su Ernst Cassirer

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  • Per Cassirer il mito è una dimensione "permanente della cultura umana": anzi addirittura, è "parte integrante della natura umana", che pertanto non può essere soppressa. Si tratta di una dimensione che può essere "superata" (aufgehoben nel senso hegeliano del termine), e quindi controllata. (Massimo Corsale)
  • Per Cassirer il mito è al tempo stesso una dimensione insopprimibile della natura umana, uno strumento principe di elaborazione culturale nelle fasi più primitive dell'esperienza umana, ma anche una dimensione che occorre "superare" controllandola razionalmente nelle fasi più evolute della civiltà... (Massimo Corsale)
  1. Da Leibniz'System in seinen, wissenschaftlichen Grundlagen; citato in Paolo Guidera, Introduzione a Alexandre Koyré, Lezioni su Cartesio, a cura di Paolo Guidera, Tranchida Editori, 1990.
  2. Da The Tecnique of our Modern Political Myths; citato in Massimo Corsale, L'autunno del Leviatano, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1998.
  3. Da Storia della filosofia moderna; citato in Nicola Abbagnano e Giovanni Fornero, Protagonisti e Testi della Filosofia, Paravia, 2009.
  4. Citato in Maurizio Schoepflin, Perché rileggere Cassirer, l'illuminista moderno, avvenire.it, 28 luglio 2024.

Bibliografia

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Altri progetti

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