E morì con un felafel in mano

film del 2001 diretto da Richard Lowenstein

E morì con un felafel in mano

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Titolo originale

He Died with a Felafel in His Hand

Lingua originale inglese
Paese Australia, Italia
Anno 2001
Genere Commedia
Regia Richard Lowenstein
Sceneggiatura Richard Lowenstein
Produttore Domenico Procacci
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

E morì con un felafel in mano, film del 2001 di Richard Lowenstein, tratto dall'omonimo romanzo di John Birmingham.

  • [Nella cucina, dopo che Milo, Otis e Flip hanno finito di discutere sulla presunta omosessualità insita nel rapporto tra Mr. White e Mr. Orange ne Le iene] Una volta ho conosciuto un tizio che... che... si masturbava... così tanto... che fini per innamorarsi della propria mano. L'amava così tanto che cominciò a parlarci. Le disegnò i lineamenti con la biro, e le diede un nome: Muriel. E dopo un po' Muriel cominciò a rispondergli. Lui la agghindava con dei vestitini fatti apposta, le metteva rimmel e rossetto e di notte... lei piano piano si abbassava. E lo amava con amore appassionato. Una notte, saranno state le tre, il tizio si sveglia tutto sudato e sente provenire dall'appartamento accanto tutta una serie di gemiti, mugolii. Abbassa lo sguardo sulla mano, ma non la trova, è scomparsa. C'è solo un moncherino insanguinato. Sicché il tizio esce barcollando sul pianerottolo e nota che la porta del vicino è aperta. Infila la testa dentro e cosa vede, sul letto? [Cominciando a fare una smorfia di disgusto] Vede la sua mano, Muriel, tutta in ghingheri e truccatissima, che sollazza il vicino di casa. [Accorgendosi di come tutti lo guardino ora esterrefatti] È una storia vera. (Danny)
  • [Leggendo un libro nella vasca da bagno] "Il piombo fonde a 335 gradi, l'ultimo tram parte dal municipio alle ventitré e cinque..." quanto cazzo è vero... (Danny)
  • Ci si sposa, si vive insieme, ed è la fine. Si guarda sempre nella stessa direzione, si fissa sempre la stessa cosa, le conversazioni durano quanto gli intervalli pubblicitari in tv. E un giorno ti svegli, ti guardi allo specchio e ti chiedi che fine ha fatto la tua vita. (Anya)
  • [Leggendo la mano di Danny] Tu hai una profonda consapevolezza del tuo personaggio. Non hai fiducia in te stesso, però dagli altri la pretendi. Proietti le tue insicurezze su coloro che ti circondano. Rifiuti la felicità perché la ritieni scialba e superficiale. Ti sei convertito al post-modernismo per evitare un pensiero tuo originale. Critichi te stesso perché così cerchi di vanificare le critiche. Desideri ciò che odi e odi ciò che desideri. Devi sempre distruggere ciò che ami di più. (Anya)
  • Ormai niente più è nuovo: tutto è già stato vissuto. (Anya)
  • Una tesi non finita sulle 10 emozioni umane più laceranti non significa saper scrivere. (Sam)
  • [Dopo aver letto sul modulo per il collocamento la parola "scrittore" scritta alla voce professione da Danny] Ho fatto per tre anni il cameriere prima di lavorare qui... E sono laureato in lettere. Se ti troviamo un posto come leccatore di cessi tu accetterai... e leccherai cessi! (Impiegato)
  • Già li vedo pronti a fare qualunque cosa pur di avere un preservativo con su i bassorilievi tribali degli aborigeni. (Milo)
  • Vi rendete conto che in realtà non si chiamava affatto Lenin? Era un nome inventato di sana pianta... Tipo Bono, o Prince. (Iain)
  • Sono molto, molto in forma... Bisogna riconoscerlo! Sono molto, molto in forma! ("Uptight Ivan")
  • L'ho portata fuori mille volte... Le ho comprato i fiori... Le ho offerto cene a lume di candela... Sono andato ad inaugurazioni di mostre e prime teatrali... Ho esternato tutti i miei sentimenti, compresi alcuni che non avevo mai sospettato di provare... Ho detto tutte le parole giuste, tutte le bugie giuste... E malgrado ciò... Niente, niente di nuovo qui sul fronte meridionale. (Taylor)
  • I legami la terrorizzano. I legami implicano sentimenti, i sentimenti implicano emozioni e le emozioni sono una sovrastruttura fascista impostaci per migliaia di anni dal potere patriarcale. [...] Con lei non si può ansimare perché ansimare è un luogo comune, non si può gemere perché gemere è un luogo comune, non si può dire "ti amo" perché "ti amo" è un luogo comune... come fai ad avere un orgasmo senza che sembri un luogo comune? (Sam) [parlando di Anya]
  • Perché le tre del mattino è sempre l'ora preferita per metter su un cd di Nick Cave, cadere in depressione e suicidarsi? (Danny)
  • Se prostituirsi significa affittare il proprio corpo, sposarsi significa venderlo. (Poliziotto)
  • Tu sei troppo sensibile. Senti troppo. Perché devi sempre sentire così tanto? (Anya) [parlando di Sam]
  • Non voglio essere innamorata di nessuno per adesso. (Anya)
  • In una navicella spaziale c'è un uomo che orbita intorno ad un pianeta, che è una specie di cervello capace di leggere il pensiero degli umani. Il pianeta ha riprodotto la moglie morta dell'uomo in base ai suoi ricordi però... gli è riuscita un po' diversa. Come una fotocopia. Perciò l'uomo comincia ad odiarla e la chiude in una stanza per non vedersela intorno, ma lei attraversa la porta come se fosse di carta per poter stare con lui. Lei lo ama ma lui la odia, e allora lei cerca di uccidersi ma non può morire perciò ritorna in vita come la resurrezione e lui vedendola così capace di soffrire per amore... finalmente riesce ad amarla... così com'è. Capito? (Anya) [a Danny]
  • Ho vissuto molte emozioni ultimamente. Cioè, tipo piangere... roba del genere. (Flip)
  • Anche se non ci siamo frequentati granché, mi ha sempre fatto un gran bene il tuo... esserci. Un sacco di bene. (Flip) [a Danny]
  • Questo tuo sofisticatissimo radar gay di recente installazione, sta captando dei cazzo di segnali cosmici che non mi appartengono. Ho già abbastanza problemi coi miei cazzi. Ho cambiato casa 49 volte in quelli che oggi mi sembrano 49 cazzo di anni. Mi hanno derubato, minacciato, truffato, dato fuoco, sparato, cornificato, praticamente ogni singolo cazzo di anno. I miei letti sono pezzi di gomma piuma sul pavimento, i miei armadi sono pile di cassette della frutta rubate. Ho abitato, con bancari attendati, cultori della tintarella albina, pippatori di gas esilarante, patetiche attricette nevrasteniche, ciucciatori d'acido, coltivatori di funghi allucinogeni, bazzicatori di postriboli, ciccioni, telematici, integraliste del separatismo lesbico e giapponesine ermetiche in tenuta tigrata di merda! E adesso l'unica vera amica che abbia mai avuto nella mia fottutissima vita non mi degna più di una cazzo di parola! Sto vivendo in un cazzo di strafottutissmo incubo di merda! E mi sono definitivamente frantumato i coglioni! Perciò ti consiglio Dirk di calmarti, e di andartene a fan culo. (Danny a Dirk, che l'aveva accusato d'essere un omofobo)

Dialoghi

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  • Danny: Ti sei mai chiesto se non sia tutta un'enorme finzione, Flip?
    Flip: Cosa?
    Danny: Questo, tutto questo... Ti sei mai chiesto se esista davvero? O se invece non sia tutto un immane esperimento? E noi delle formiche intrappolate in una colossale capsula di Petri? Se lassù non ci sia un'intelligenza superiore che abbia creato tutto questo solo per darci qualcosa da fare. Chi ci dice che le cose non cominciano a esistere solo nel momento in cui le percepiamo? La mia stanza non esiste finché non ci entro dentro, il giardino non esiste finché non lo sento sotto i piedi. Tu non esisti.
    Flip: Io non esisto?
    Danny: Già. Potresti essere solo una proiezione della mia psiche, materializzata dal mio cervello per tenermi compagnia[...]
    Vorrebbe dire che quando chiudiamo gli occhi sparisce ogni cosa, e che se riuscissimo ad aprirli abbastanza in fretta... potremmo stanare l'intelligenza superiore e accorgerci che davvero non esiste niente.
    Flip: E se io tenessi gli occhi aperti, mentre tu chiudi i tuoi?
    Danny: Non dire sciocchezze Flip, non è così che funziona...
  • Sam: [rivolgendosi ad Anya, rimasta incantata a fissare quasi tutti gli coinquilini maschi intenti a cantare nel soggiorno] Scioccante vero?
    Danny: L'ho già visto altre volte: è una specie di rito tribale, si entra ragazzi e si esce uomini.
  • Danny: [vedendo entrare un nutrito gruppo di naziskin] Chi sono quelli?
    Taylor: Ho chiamato dei rinforzi per risolvere la questione affitto in modo... definitivo.
    Uno dei naziskin [a Taylor]: I guardiani delle quattro torri di guardia?
    Taylor: Attraversa la casa fino in fondo, esci sul retro, a destra.
    Danny: Scusa, Taylor, ma questi rinforzi che hai chiamato, non è che sono leggermente nazisti?
    Taylor: Be'... preferisco definirli "politicamente emarginati".
  • Sam: Ci sono un sacco di parole per definire una donna che non vuole fare sesso: frigida, inerte, insensibile, fredda. Ma riesci a pensare anche a una sola parola per definire un uomo che non vuole fare sesso?
    Danny: Morto?
  • Danny: [Indicando il proprio anello a forma di cuore] Quando la punta è in dentro significa che il cuore è occupato... Quando è in fuori, che il cuore è libero.
    Sam: ...Allora perché non la giri?
  • Danny: Non si sfila... Vorrà dire qualcosa, no?.
    Sam: Sì, che sei ingrassato!
  • Sam: Io avevo solo bisogno di sentirmi amata.
    Danny: ...io solo di sentirmi.
  • Sam: [dopo aver tentato il suicidio] Cosa mi sta succedendo? Mi viene tutto male. Perfino uccidermi mi viene male.
    Danny: Sono sicuro che se ti concentrassi riusciresti a ucciderti meglio di chiunque altro.
  • Dirk: Devo rivelarvi una cosa: sono gay.
    Nina: Abbiamo le caramelle?
    Dirk: Stavo dicendo che ero gay... sono... gay!
    Danny: Carino da parte tua.
    Anya: È evidente Dirk...
    Nina: [con aria interrogativa] Non vedo la novità
    Dirk: Volevo farvi notare, che non mi sta affatto bene che accettiate la mia omosessualità senza stupirvi!
  • Sam: [accingendosi ad unirsi al rito pagano officiato da Anya nel giardino] Non ti va di correre coi lupi?
    Danny: Preferirei rimandare se non ti secca. Sai, nell'eventualità che i preti a scuola avessero ragione...

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