Domenico Dolce

stilista e imprenditore italiano

Domenico Maria Assunta Dolce (1958 – vivente), stilista e imprenditore italiano.

Domenico Dolce

Citazioni di Domenico Dolce modifica

  • Non l'abbiamo inventata mica noi la famiglia. L'ha resa icona la Sacra famiglia, ma non c'è religione, non c'è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre. O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre. Procreare deve essere un atto d'amore, oggi neanche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di queste sperimentazioni.[1]
  • [Alla domanda «Come è stato fare coming out in famiglia?»] Ho sempre saputo di essere omosessuale, ma a Polizzi non si poteva parlare, era difficile. Portavo a casa delle fidanzate, decisamente poco carine. E lei, mia madre, le criticava e si arrabbiava perché erano brutte.[1]
  • La nobiltà dell'anima, l'eleganza dei gesti di ogni giorno, la perfezione di un unico fiore bianco. Questa è l'immagine della Sicilia che porto dentro di me, e quello catturato in questo delicato profumo.[2]
  • La Sicilia è l'amante da cui sempre tornerò e che sempre mi ispirerà. Se fossi un pittore, la dipingerei con le forme di una grande maîtresse dominata da tutti ma che non si fatta mai conquistare da nessuno.[3]
  • Palermo è bellezza. È così piena di bellezza che, purtroppo, quando tu hai tanta bellezza, la ignori. Ovunque ti giri c'è bellezza, ovunque vai, anche a Ballarò, anche nei vicoli più popolari. [...] E poi, questo è un aneddoto che pochi sanno, la nostra strada comincia a Palermo, perché quando noi abbiamo iniziato come Dolce & Gabbana, la seconda stagione, non capivamo ancora chi eravamo. Un giorno, ancora i miei abitavano a Polizzi [Polizzi Generosa], [...] in piazza Libertà [a Palermo], all'angolo dove c'è il chiosco dei giornali, abbiamo trovato un manifesto con una ragazza fotografata in un balcone barocco, nuda con uno scialle. E lì abbiam capito: quella è la nostra immagine. Era una foto di Letizia Battaglia.[4]
  • [Alla domanda «Come sarà il mondo per i nipoti?»] Solitario, confuso, troppo libero per dare la felicità.[5]
  • [Sull'omogenitorialità] Sono gay, non posso avere un figlio. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c'è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia.[1]

Citazioni su Domenico Dolce modifica

  • Fare un film per Dolce & Gabbana non è come realizzare qualsiasi altro spot o campagna pubblicitaria. Stefano e Domenico non ti danno una trama, ti danno una sensazione: mi hanno chiesto di ricreare un'atmosfera di delicata seduzione. La campagna di Dolce è la storia di un corteggiamento d'amore, un racconto siciliano. (Giuseppe Tornatore)

Note modifica

  1. a b c Citato in Terry Marocco, W la famiglia fatta di mamma, papà e figli in Panorama, vol. 2547, nº 11, 12-18 marzo 2015, pp. 58-63.
  2. Citato in Dolce. Lo spot di D&G girato da Peppuccio Tornatore, a Noto, Ragusanews.com, 2 marzo 2014.
  3. Citato in Simona Griggio, Domenico Dolce, lo stilista all’attacco: “La Sicilia è rimasta immobile come una pu**ana. Cari siciliani, svegliatevi”, Il Fatto Quotidiano.it, 17 maggio 2022.
  4. Dall'intervista di Giada Lo Porto, video disponibile in Dolce e Gabbana: "Noi emozionati, Palermo è bellezza", Repubblica.it, 5 luglio 2017.
  5. Citato in Dolce e Gabbana, la famiglia e i figli della chimica, Tempi, 12 marzo 2015.

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