Discussione:Vittorio Gassman


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  • Gli uomini di governo parlano in modo sgomentante. Ma anche all'opposizione non c'è da stare allegri: quando si arriva alla sintassi sono guai.
  • Il diavolo esiste: è la televisione.
  • Il senso delle nostre imperfezioni ci aiuta ad avere paura. Cercare di risolverle ci aiuta ad avere coraggio.
  • In un film l'imbecille non può fare che la parte di un imbecille, a teatro si può nascondere, in tv viene fuori subito.
  • “Jouer” chiamano i francesi il recitare, “to play”, dicono gli inglesi. Stiamo giocando signori; noi attori, saltimbanchi dell’anima, mistificatori a volte sublimi, spesso imbroglioni da strapazzo. Stiamo giocando. Stiamo ridendo di voi, di noi stessi e di tutto questo assurdo mondo che ci circonda. Avevano ragione a seppellirci in terra sconsacrata. Noi siamo degli “sconsacratori” di professione, degli eretici per vocazione insopprimibile. Siamo dei buffoni portatori di verità.   Attribuzione non sicura.
  • L'attore è un bugiardo al quale si chiede la massima sincerità.
  • L'istinto della fuga esisterà sempre: anche se Pascal consigliava di passare la vita in una stanza.
  • Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del padreterno. Io non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me... che farete da soli?
  • Napoli è la più nordica delle città africane.
  • Recitare non è molto diverso da una malattia mentale: un attore non fa altro che ripartire la propria persona con altre. È una specie di schizofrenia.
  • Un attore perfettamente sano è un paradosso.
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