Dichiarazione universale dei diritti umani

dichiarazione adottata nel 1948 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite

Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri.

Eleanor Roosevelt con una versione spagnola della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.

Citazioni modifica

  • L'Assemblea Generale proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
  • Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. (art. I)
  • Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti. (art. 18)

Citazioni sulla Dichiarazione universale dei diritti umani modifica

  • Con l'adozione, quasi 70 anni fa, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite non ha soltanto fatto propria una serie di principi di fondamentale importanza giuridica e politica, ma ha fornito alla comunità internazionale uno strumento essenziale per orientare l'attività degli Stati verso il riconoscimento e la tutela dei diritti di ogni persona. (Sergio Mattarella)
  • Fu proprio la barbarie registrata nei confronti della dignità umana che portò l'Organizzazione delle Nazioni Unite a formulare, appena tre anni dopo la sua costituzione, quella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che resta una delle più alte espressioni della coscienza umana nel nostro tempo. (Papa Giovanni Paolo II)
  • La Dichiarazione universale, che fu scritta all'indomani della Seconda guerra mondiale, in un clima di distruzione totale e di massima povertà, riflette le aspirazioni dell'umanità verso il futuro di prosperità, di dignità e di coesistenza pacifica. (Ban Ki-moon)
  • La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo fu il risultato di una convergenza di tradizioni religiose e culturali, tutte motivate dal comune desiderio di porre la persona umana al cuore delle istituzioni, leggi e interventi della società, e di considerare la persona umana essenziale per il mondo della cultura, della religione e della scienza. I diritti riconosciuti e delineati nella Dichiarazione si applicano a ognuno in virtù della comune origine della persona, la quale rimane il punto più alto del disegno creatore di Dio per il mondo e per la storia. Tali diritti sono basati sulla legge naturale iscritta nel cuore dell'uomo e presente nelle diverse culture e civiltà. (Papa Benedetto XVI)
  • Nelle democrazie occidentali il rispetto delle libertà e della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo sta compiendo drammatici passi indietro e dunque non c'è da stupirsi se la democratura di Vladimir Putin non sconvolge più tante persone, proprio come il sostegno militare che egli assicura al macellaio di Damasco aiutandolo a far fuori il suo stesso popolo. (Bernard Guetta)
  • Possiamo onorare la Dichiarazione universale solo quando i principi che essa ci ispira sono completamente applicati a tutti e in ogni dove. (Ban Ki-moon)
  • Un atto della più alta importanza compiuto dalle Nazioni Unite è la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo approvata in Assemblea generale il 10 dicembre 1948. Nel preambolo della stessa dichiarazione si proclama come un ideale da perseguirsi da tutti i popoli e da tutte le nazioni l'effettivo riconoscimento e rispetto di quei diritti e delle rispettive libertà. (Papa Giovanni XXIII)

Bibliografia modifica

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