Davide Rondoni

Davide Rondoni (1964 – vivente), scrittore, poeta e giornalista italiano.

Citazioni di Davide Rondoni

Hans Urs von Balthasar, il più grande teologo di questo secolo. (da Charles Péguy, poeta dell'Avvenimento in Tracce del novembre 1996)
Interi rotocalchi effondono inchieste, "test", e "articolesse" sui misteri della personalità di "vip", "mezzi vip" etc etc. Invece con questo genere di ammalati [in coma irreversibile] diventiamo immediatamente superficiali. E pensiamo che loro siano "solo" quello che vediamo, che misuriamo. E allora Eluana, Terry [Schiavo] diventano solo un sacco di roba già morta, inutile da irrigare. Come una terra da abbandonare. E come accade ogni volta che l'amore perde, la parola passa ai giudici. (da Se il padre alza le braccia, date a noi un po' di quel peso in Avvenire del 19 ottobre 2007)
L'alba sulle colline verso Benevento. Dolcissimo, vasto sipario e schianto, nomi sconosciuti, visioni – bene evento. (da un tweet del 29 maggio 2015)

Da, La Torre di Babele del nostro tempo, Il Sole-24 Ore, 7 agosto 2009

Oggi quando si parla di ricerca e innovazione si rischia di usare termini di per sé positivi, ma applicati come slogan appunto a qualsiasi attività abbia a che fare con il lavoro scientifico e tecnologico.
Nel cristianissimo medioevale si sono gettate le basi della scienza e della tecnologia.
La genetica stessa prese la mossa da un abate.
Occorre avere il coraggio dello stupore e della responsabilità di fronte al reale.
L'embrione indica di fatto una realtà nata dentro un'altra.
Le differenze di lingua spesso coprono una piccola (o grande) violenza sulla realtà.
L'innovazione e la ricerca che possono aumentare in qualche modo il tasso di "violenza" sulla realtà e sul fenomeno umano vanno trattate con attenzione, con cautela.

Da, Rabbia e libertà sono scritte sui corpi, Il Sole-24 Ore, 4 marzo 2011

La retorica del corpo è – in amore ma anche in politica – più eloquente spesso delle parole.
La moda deforma.
Mentre da noi, per via virtuale, per via di film che scompongono gli esseri in immagini o per via di mode vampiresche più o meno romantiche, sembra che i corpi vengano meno, si facciano diafani, impalpabili, dall'Africa arrivano il loro sudore, le vene del collo gonfie, le giubbe, le mani, le barbe, i capelli nerissimi. Il fermento.
L'incontro tra civiltà avviene nel corpo.
Se la forza incontrerà l'onore e la pietà allora avremo un corpo nuovo. Per abitare umanamente il futuro.

Da Quella domanda su Dio che ci inquieta, Credere, n. 34 2015

Il contrario della noia è lo stupore, perché ti rendi conto che sei sulla grande scena.
L'orma può essere di un lupo o di una gazzella, ma è comunque la traccia di una presenza.
L'uomo è sempre un bambino di fronte al mistero del mondo e chiede.
L'uomo ragionevole, e quindi religioso, domanda.
La natura umana chiede di essere riempita con qualcosa più grande di sé.
Se di fronte al tremendo e meraviglioso mistero dell'esistenza uno non domanda più, significa che è morto e non lo hanno avvisato.