Corpus iuris civilis
raccolta di materiale giurisprudenziale, voluta dall'imperatore romano d'Oriente Giustiniano I
Corpus iuris civilis, compilazione di diritto romano voluta da Giustiniano I.
La giustizia è la volontà costante e perpetua di riconoscere a ciascuno il suo diritto. La giurisprudenza è cognizione delle cose divine e umane, ed è la scienza del giusto e dell'ingiusto.
[citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993]
Citazioni sul Corpus iuris civilis
modifica- Il Corpus iuris rappresenta una conclusione per lo sviluppo del diritto romano. Con esso il sovrano dell'Impero d'Oriente, dove l'elemento culturale romano era stato da lungo tempo soffocato e risospinto indietro ad opera di quello ellenistico-bizantino, era tornato per l'ultima volta, distaccandosi consapevolmente dalla corrente del tempo, alla grande tradizione del passato. Nella sua romantica aspirazione a restaurare la romanità, egli aveva cercato di conservare in vita le grandi creazioni della scienza giuridica romana. È così, in gran parte, merito suo che il mondo successivo non abbia ricevuto il diritto romano nella forma appiattita e volgarizzata, nella quale esso fu praticamente adoperato nella prassi dei secoli postclassici, ma che il fruttuoso pensiero del periodo di maggior splendore sia rimasto conservato in un'ultima raccolta. Il Corpus iuris ha avuto pertanto soprattutto effetto conservativo, avendo salvato notevoli pezzi degli scritti dei giuristi classici e delle costituzioni imperiali, ma purtroppo anche distruttivo, perché allora tutti gli altri resti della antica letteratura caddero in dimenticanza e, salvo rare eccezioni, essi sono per noi perduti. (Max Kaser)
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