Comune di Parigi (1871)
periodo insurrezionale della storia di Parigi nel 1871
Citazioni sulla Comune di Parigi del 1871.
- Con la Comune di Parigi, la protesta determinata da un riflesso del proletariato contro l'impostura della rivoluzione borghese giungeva per la prima volta al livello di una insurrezione proletaria, ma solo per riprecipitare immediatamente. (Lev Trockij)
- La Comune di Parigi sarebbe durata un sol giorno, se non si fosse servita di questa autorità del popolo armato, in faccia ai borghesi? Non si può, al contrario, rimproverarle di non essersene servita abbastanza largamente? (Friedrich Engels)
- La formidabile esplosione della Comune stava al colpo di Stato del settembre 1870 come le giornate di giugno stavano alla rivoluzione del febbraio 1848. L'insurrezione di marzo del proletariato parigino non era niente affatto il risultato di un calcolo strategico. Derivò da una tragica combinazione di circostanze, completata da una di quelle provocazioni per cui la borghesia francese è così ingegnosa quando la paura stimola la sua perfida volontà. Contro i piani della cricca dirigente che cercava innanzi tutto di disarmare il popolo, gli operai intendevano assicurare la difesa di Parigi che per la prima volta volevano trasformare nella «loro» Parigi. (Lev Trockij)
- Ma la Comune di Parigi non fu una rivoluzione; fu l'agitazione furibonda e feroce della pazzia politica, fu un delirio di febbre socialista, fu un errore d'impressione nello stereotipo di un antica utopia. [...]. Una rivoluzione solleva come la procella dell'oceano i fiotti delle passioni popolari; La Comune di Parigi non seppe che rimescolare il fango degli odii cittadini e svolgerne il miasma della vendetta. (Tullio Martello)
- Marx, sposando la causa della Comune e difendendola nel manifesto dell'Internazionale, conosciuto più tardi come La guerra civile in Francia, cercò di fare della Comune il modello della futura azione rivoluzionaria del proletariato. Dal punto di vista storico, la Comune di Parigi ha un senso solo se la si consideri non come il promettente esempio di una futura azione politica, ma come il culmine piuttosto disperato della vecchia tradizione francese. È una fine, piuttosto che un principio. (David Thomson)
- Se la Comune fosse distrutta, la lotta sarebbe solo rimandata. I princìpi della Comune sono eterni e indistruttibili; si presenteranno ancora e ancora finché la classe lavoratrice non sarà liberata. (Karl Marx)
- Storicamente la Comune non rappresentò né la teoria né la prassi del marxismo. E nemmeno ebbe un carattere chiaramente proletario. Fu il risultato di molti e complessi fattori: senso di umiliazione nazionale e civile[1], difficoltà economiche e aspirazioni ideologiche. (David Thomson)
Note
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