Claudio Borghi Aquilini

politico italiano (1970-)

Claudio Borghi Aquilini (1970 – vivente), economista e politico italiano.

Claudio Borghi Aquilini al No Euro Day di Milano (2013)

Citazioni di Claudio Borghi Aquilini modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Può uno meno uno non fare zero ma meno due? E può uno più uno fare tre invece di due? Nel mondo del bilancio dello Stato è normale. Prima che la disperata ricerca delle coperture ai costi della cancellazione dell'Imu si tramuti nella solita ricerca di qualche altra vittima da vessare sarebbe forse il caso di fermarsi un attimo e riflettere su quanto sia profondamente sbagliata l'attuale impostazione del bilancio pubblico. Annebbiati dai vincoli esterni, accecati dal rapporto debito Pil e ipnotizzati dalle virtù del pareggio di bilancio la politica è entrata in un circolo vizioso dove se si abolisce una tassa il previsto mancato gettito deve essere necessariamente trovato tassando qualcos'altro o tagliando una spesa di pari importo. Ma se le cose stessero così nessuno si è mai posto il banale problema di come mai i conti non tornino mai?[1]
  • Uno dei segreti dell'Europa dei burocrati che assomiglia sempre di più allo stato descritto da Orwell in 1984 è proprio quello di aver legato la democrazia e i destini di popoli e governi ad una serie di parametri numerici che nessuno può controllare e che, come rappresenta bene questa revisione, sono la quintessenza della discrezionalità e dell'arbitrio.[2]
  • Occorre prepararsi, perché rottamare l'euro non è una scelta: questo sistema è destinato inevitabilmente a finire. L'unico dubbio è quando. E non è una differenza da poco. Prima finirà questo incubo meno macerie ci saranno da spalare e prima si potrà ricominciare a costruire e fare quello che abbiamo dimostrato nel tempo di saper fare: lavorare.[3]
  • L'unica industria ravvivata dal governo è stata quella della propaganda e della mistificazione: quando cadrà la maschera di carnevale che Renzi ha posto sul volto dell'Italia la sorpresa non sarà piacevole. Non esiste un singolo atto tra quelli compiuti dal governo che non sia dannoso o viziato da interessi che nulla hanno a che vedere con l'aspirazione al bene pubblico.[4]
  • La Grecia [...] uscirà comunque dall'euro, indipendentemente dal referendum, perché quando si arriva ai controlli di capitale poi non si possono togliere. È solo una fantasia che la corsa agli sportelli di questi giorni sia la causa del problema, è iniziata dal 2008 la fuga di capitali e il problema sono gli ultimi spiccioli ritirati?[5]
  • Nonostante l'Italia abbia prestato 40 miliardi alla Grecia, non ho mai visto un italiano al tavolo delle trattative. Renzi cosa dice? È d'accordo? Non si sa.[5]
  • Il disegno della Germania e degli altri Paesi del Nord Europa è opporsi alle richieste italiane di flessibilità, in modo da fare fallire le nostre imprese e liberarsi così di un concorrente.[6]
  • Se la Bce cancellasse i titoli di Stato che ha in bilancio che succederebbe? La risposta è semplice e devastante nel contempo: nulla succederebbe ma si ridurrebbe solo il debito. Punto.[7]
  • Si capisce invece che il sistema fiscale in questo momento è fatto per fare cassa e non per venire incontro ad esigenze di logica e di equità. Infatti il discorso che facciamo sulla sovranità monetaria è utile per affrancare lo Stato da questo bisogno spasmodico di fare cassa sulla pelle dei cittadini. [...] Non è pensabile che prendere più denaro in una fase di stagnazione o recessione possa portare sviluppo. L'esempio lo abbiamo avuto in passato: la recessione portata dalle tasse è stata superiore all'incasso con conseguente diminuzione del gettito. Diventa un esercizio, mi verrebbe da dire, sadico.[8]
  • Senza crescita il debito non è sostenibile, mentre con la crescita il debito non conta nulla.[9]
  • Sono straconvinto che l'Italia con una propria moneta risolverebbe gran parte dei propri problemi.[10]
  • [Riguardo l'approvazione della riforma del Meccanismo Europe di Stabilità] Noi avevamo dato un mandato molto preciso sia a Tria sia a Conte, cioè di opporsi in sede europea. E infatti Salvini disse "noi non lo firmiamo" e il M5S esaltò il veto sul blog delle Stelle. E ora, dopo un anno di pandemia, si torna a parlare della riforma del Mes, che se venisse approvata l’Italia finirebbe in un vicolo cieco.[11]

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  • Borghi Aquilini Claudio, ex fattorino, ex agente di cambio, ex broker, ex manager della Deutsche Bank, ex docente a contratto di Economia e mercato dell'arte all'Università Cattolica, dove è stato studente serale, è diventato il responsabile del dipartimento economico della Lega 3.0 di Matteo Salvini. (Cristina Giudici)

Note modifica

  1. Da L'ossessione da ragionieri per la copertura fiscale, IlGiornale.it, 11 maggio 2013.
  2. Da Diventeremo più ricchi per decreto, IlGiornale.it, 17 gennaio 2014.
  3. Da Basta Euro! Come uscire dall'incubo, BastaEuro.org, 22 febbraio 2014.
  4. Da Regali del governo. Bad bank, Rai, banche. Perché la Lega non può avere nulla a che fare con l'interventismo renziano, IlFoglio.it, 3 marzo 2015.
  5. a b Dall'intervista di Alberto Maggi Grecia, la Lega: Italia fuori dall'euro prima di fare la stessa fine, Affaritaliani.it, 29 giugno 2015.
  6. Da l'Europa vuol far fallire l'Italia, ilsussidiario.net, 18 settembre 2016.
  7. Da La carica dei 101 europentiti, Libero Quotidiano, 2 gennaio 2017.
  8. Dall'intervista di Francesco Scarpari, Flat tax e riforma fiscale, Money.it, 21 giugno 2017.
  9. Dalla dichiarazione finale di voto alla Camera sul DEF 2018, [1], Il sole 24 ore.it, 21 giugno 2018.
  10. Da intervista a Radio anch'io, Radio 1 Rai, 2 Ottobre 2018.
  11. Da "Con la riforma del Mes finiamo in una tonnara". Intervista a Claudio Borghi, Huffington Post, 29 Novembre 2020.

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