Cenobitismo

forma comunitaria di monachesimo praticata in monasteri detti cenobi
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Citazioni sul cenobitismo e sui cenobiti.

  • Cenobita (s.m.). Uomo pio che devotamente si allontana dal mondo per meditare sul peccato della malvagità e che, per tenerselo bene a mente, entra a far parte di una comunità dove abbondano i pessimi esempi. (Ambrose Bierce)
  • In quel tempo il deserto era pieno d'anacoreti. Innumerevoli capanne, costruite dai monaci con fronde e fango, si susseguivano lungo le due rive del Nilo, né troppo vicine né troppo lontane, permettendo agli abitanti di vivere isolati e d'aiutarsi in caso di bisogno. Di tanto in tanto qualche chiesa, con in vetta il segno della croce, emergeva fra le capanne; e i monaci vi si recavano i giorni di festa per assistere alla celebrazione dei misteri e partecipare ai sacramenti. C'erano anche, proprio sull'orlo del fiume, case abitate da cenobiti che, chiusi ciascuno nella sua angusta cella, quella comune dimora eleggevano per meglio assaporare la solitudine.
    Anacoreti e cenobiti vivevano nell'astinenza, prendendo qualche cibo non prima che il sole fosse tramontato, e tutti i loro pasti si riducevano a puro pane con un po' di sale e d'issopo. Alcuni inoltrandosi nel deserto, cercavano asilo in una caverna o in una tomba e conducevano una vita ancor più singolare. (Anatole France)
Icona raffigurante san Pacomio, fondatore del cenobitismo

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