Carlo Emery

entomologo italiano

Carlo Emery (1848 – 1925), entomologo italiano.

  • [Sui suoi componimenti] Ad imparar son facili, si possono cantare | sull'inno turatiano, quel dei lavorator![1][2]
  • D'otto gambe provveduti, | hanno gli Acari tondetti | apparenza di ragnetti; | neonati, hanno sei piè. || È la Zecca ben vorace, | ma sa a lungo digiunare; | può taluna inoculare | la malaria dei bovin. || Ed il psòrico Sacòptide | quale esperto minator, | scava sotto l'epidermide | cagionando gran prudor.[1] (Gli acari[2])
Carlo Emery
  1. a b Emery scrisse questi componimenti con l'intento di canzonare i suoi studenti che imparavano pappagallescamente le sue dispense e si rifece a Ferdinando Ingarrica e a suoi componimenti.
  2. a b Da Zoologia popolare, ovvero la Bestiale Commedia. Nuove dispense di zoologia per le sessioni straordinarie d'esami disposte in 100 strofe facili e amene. Precedute da una lettera di Carlo Emery all'autore, Nicola Zanichelli, Bologna, 1905; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 789.

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