Cappella degli Scrovegni
cappella di Padova
Citazioni sulla cappella degli Scrovegni.
- È il dramma [...] della redenzione e della sublimazione dell'umanità che si svolge su quelle pareti [della Cappella degli Scrovegni] frescate dall'immortale pennello. Sembra ivi che l'arte giottesca di quadro in quadro si affini sino a toccare il sublime. Quanto avvilimento e quanto cruccio nell'anima di Gioachino tornante a lenti passi al suo gregge! Che intenso amore, che commovente tenerezza nell'incontro dei due sposi sulla porta della città! Quale classica pompa solenne nel corteo nuziale, che accompagna Maria, la dolce, timida eppur maestosa giovinetta, alla casa di Giuseppe! E lo sdegno, il ribrezzo, il dolore, la rassegnazione gloriosa, l'estasi del sacrificio prorompono, con accenti non mai più uditi, dalle altre pagine di quel gran libro dell'arte trecentesca: dalla Cacciata dei mercanti dal tempio, dal Tradimento di Giuda , dall'Andata al Calvario, dalla Crocifissione, fino a che nella scena del Compianto l'amore, la passione, lo strazio raggiungono tale altezza e tale potenza di espressione, quali l'arte mondiale forse non saprà superare mai. (Andrea Moschetti)
- Rimane però [del palazzo degli Scrovegni abbattuto], per somma fortuna, la parte più preziosa di esso, la cappella che Enrico Scrovegni volle dipinta da Giotto e dedicata a S. Maria della Carità, e che è il più superbo monumento dell'arte italiana del trecento. (Andrea Moschetti)
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