Bramino

prima casta indiana
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Citazioni sul bramino, detto anche bramano o brahmano.

  • I bramani, questi filosofi tanto vantati, s'intitolano ben volentieri gli dèi della terra, e per giustificar quel titolo, si attribuiscono questa genealogia; ora discendono essi da quei sette Richis o penitenti che furon salvati dal diluvio insieme a Manou, e che a cagione della loro estrema santità, vennero trasportati in cielo, e sono le sette stelle dell'Orsa maggiore; ora, e questa è la favola più in voga, allorché Brama volle creare gli uomini, trasse i bramani dalla sua testa; i Kchatrias o guerrieri, dalle sue spalle; i Viessias o commercianti, dal suo ventre, e i Sudras o artigiani, dai suoi piedi. Queste son le quattro caste dai filosofi dell'India stabilite e consacrate come il fondamento della costituzione religiosa e politica. (René François Rohrbacher)
Bramini (metà del sec. XIX)
  • I bramani sono i farisei dell'India, per l'affettazione nel modo di vivere, per lo stesso scrupolo per le macchie del di fuori, per l'uso continuo delle abluzioni e del bagno, per lo zelo medesimo, per le minuzie, pella stessa negligenza su quanto vi è di più essenziale, pel medesimo orgoglio, per la medesima ostentazione e per la stessa ipocrisia. Né mancano di quelli che praticano letteralmente quel che dice il Salvatore, cioè che bevono a traverso un colatoio per tema d'ingoiare un insetto, nel tempo che ingoiano un cammello, calpestando cioè la giustizia, l'umanità e la misericordia. (René François Rohrbacher)
  • Il bramino capiva il suo rapporto [con l'infinito] così: egli è un agente del Brahma infinito, è una sua manifestazione e, rinunciando alla vita, deve desiderare di fondersi con quell'ente superiore. (Lev Tolstoj)
  • In certe stagioni dell'anno anche il bramino è adorato da sua moglie. Le figlie dei bramini al disotto degli otto anni sono adorate come forme della dèa Bhavani. Anche le mogli dei bramini sono adorate da altri uomini che facendole[1] venire nelle loro case, dopo aver cantato inni di lode, fanno loro doni preziosi. (Paolo Mantegazza)
  • In generale il colore è più nero nelle caste [indiane] inferiori; nei bramini o nei principi della più alta gerarchia la pelle può presentare il colore del caffè e latte molto chiaro: Un proverbio indiano dice: Diffidate di un bramino nero e di un paria bianco. (Paolo Mantegazza)
  • L'universale ed ostinata fede nei giorni fortunati e sfortunati, è un'altra gran fonte d'ansietà e di pungenti sollecitudini per gl'Indiani. Non si intraprende viaggio senza consultare su ciò i Bramini posseditori del libro che mostra il giorno e l'ora propizia per uscir di casa. (Lazzaro Papi)
  • Può parere strano che niuno fralle caste inferiori sorgesse mai, il quale rivocasse in dubbio la dottrina delle caste, e questa ineguaglianza originale di condizioni insegnata e inculcata dai Bramini. (Lazzaro Papi)

Note modifica

  1. Nel testo "facemdole".

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