Borobudur

Monumento buddista

Citazioni sul Borobudur.

  • La filosofia buddista soffoca gli impeti dell'arditezza umana, tarpa le ali ai voli d'Icaro, fa consistere la perfezione non nel mistico balzo sempre più in alto, ma nella umiliata discesa in profondità fino all'immedesimazione negativa dello spirito col Gran Niente. Tutti i monumenti buddisti cercano di rendere nella loro struttura architettonica questa visione caratteristica dell'esistenza, nessuno vi riesce quanto il tempio dei Mille Buddha di Borobodor, che sotto questo aspetto supera, a mio parere, lo stesso prodigioso Angkor Wat del Camboge.
    I viaggiatori occidentali, abituati alla fisonomia diversa dei colossi del cristianesimo e del paganesimo mediterraneo, rimangono, di primo acchito, un po' sconcertati dalla monca pesantezza di questa mole che, innalzatasi dal suolo con le assise potenti di una piramide faraonica, par debba arrivare chissà dove, ed è invece bruscamente spezzata a metà. Eppure la suprema bellezza del Borobodor è appunto questa sua pesante incertezza che così bene s'inquadra nello scenario delle montagne vulcaniche troncate dai crateri, soprattutto se si pensa all'ispirazione fondamentale del mirabile architetto, il quale volle da una parte edificare un tempio che potesse sfidare i terremoti di Giava, dall'altra contrapporre alle mistiche angoscie del brahmanesimo ed ai suoi templi paurosi, zeppi di divinità terribili, un monumento raccolto e maestoso, che rivaleggiasse con quelli per mole e ricchezza e nello stesso tempo esprimesse la grande pace nella rinunzia buddista che annulla il tormento degli uomini, annientando l'umanità nel Niente donde è uscita e dove ritornerà. (Mario Appelius)
Il Borobudur

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