Benjamin Constant
politico e scrittore franco-svizzero
Henri-Benjamin Constant de Rebecque (1767 – 1830), pensatore, scrittore e politico francese di origine svizzera.
Citazioni di Benjamin Constant
modifica- Il fine degli antichi era la suddivisione del potere sociale fra tutti i cittadini della stessa patria: era questo ciò che chiamavano libertà. Il fine dei moderni e la sicurezza nei godimenti privati; e chiamano libertà le garanzie accordate dalle istituzioni a questi godimenti.[1]
- Il grande problema della vita è il dolore che si provoca, e la metafisica più ingegnosa non giustifica l'uomo che ha straziato il cuore che lo amava.[2][3]
- Il rischio della moderna libertà è che, assorbiti nel godimento della nostra indipendenza privata e nel perseguimento dei nostri interessi particolari, rinunciamo con troppa facilità al nostro diritto di partecipazione al potere politico.[4]
- L'Inghilterra non è, in fondo, che una vasta, opulenta e vigorosa aristocrazia.[5]
- [Sull'inviolabilità del sovrano] Sarebbe enorme rendere un potere supremo inviolabile, senza costituire ad un tempo i ministri e consiglieri giudici dell'obbedienza che a lui debbono.[6]
- [...] la fantasticheria, questo fremito interiore dell'animo, dove vengono a riunirsi e come a perdersi in una confusione misteriosa tutte le gioie dei sensi e del pensiero.
- [...] la rêverie, ce frémissement intérieur de l'âme, où viennent se rassembler et comme se perdre dans une confusion mystérieuse toutes les jouissances des sens et de la pensée.[7]
A ventidue anni, terminavo i miei studi presso l'università di Göttingen. Mio padre, ministro dell'elettore di ***, pensava che dovessi prima visitare i più importanti paesi d'Europa.[9]
Citazioni su Benjamin Constant
modifica- Beniamino Constant fu l'oratore ed il pubblicista della scuola inglese: importazione stentata d'oltremare, che non si acclimaterà giammai in Francia: trinità incomprensibile di persone ineguali nel potere, diverse per origine, contrarie per volontà: costituzione bizzarra, in cui si pretende trovare l'elemento nell'amalgama, l'armonìa nell'antagonismo[10], la verità nella finzione, il movimento nella resistenza, la vita nella morte: sistematica divisione in gerarchie, in caste, in monopoli, in privilegi, di una società che tende incessantemente all'agglomerazione ed alla unità: opera anti-francese e contro natura. (Louis Marie de Lahaye de Cormenin)
- Era scrittore vivo e facile, e vagheggiava scrivere numerose opere che il mondo non avrebbe lasciato perire. Ma nella sublimità de' suoi pensieri ei menava vita abbietta, che il trascendentalismo de' suoi scritti non riuscì a palliare. Mentre attendeva alla sua opera sulla religione, passava i giorni al tavoliere da gioco, e scrivendo il suo romanzo Adolphe, s'impastoiava in tresche amorose. Con un ingegno strapotente ei nulla poteva, perché non credeva nella virtù. (Samuel Smiles)
- Uno dei francesi più chiari per belle doti di mente fu Beniamino Constant; ma fiacco e cascante a vent'anni, la sua vita fu un gemito prolungato, anziché una serie di nobili azioni, che ei, diligente e temperato, avrebbe al certo compiute. Ei s'era proposto di far molte cose che non fece mai, sicché gli appiccicarono il nomignolo di Constant l'Incostant. (Samuel Smiles)
Note
modifica- ↑ Da La libertà degli antichi, p. 24.
- ↑ Da Adolphe.
- ↑ a b Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X
- ↑ Da La libertà degli antichi, p. 32.
- ↑ 1830, vol. I, p. 23; citato in Losurdo 2005, p. 122.
- ↑ Citato da Pasquale Stanislao Mancini nella Tornata del 3 febbraio 1871 della Camera dei Deputati (Regno d'Italia).
- ↑ Da De la religion, libro I, cap. I, P. J. De Mat, Bruxelles, 1824, p. 27.
- ↑ Dalle Lettere, "a Sismondi", 13 agosto 1813.
- ↑ Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937
- ↑ Nel testo "antagonosimo".
Bibliografia
modifica- Benjamin Constant, La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni (1820), a cura di G. Paoletti, Einaudi, Torino, 2001.
- (FR) Benjamin Constant, Mélanges de littérature et de politique, 2 voll., Michel, Louvain, 1830.
- Domenico Losurdo, Controstoria del liberalismo, Laterza, 2005.
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