Atlantic City

comune statunitense del New Jersey

Citazioni su Atlantic City.

  • I grandi alberghi si ergevano al di là del lungomare, uno dopo l'altro, con le tende sventolanti alla brezza marina, le loro verande immacolate con le file di sedie a dondolo e le poltrone di vimini. Le bandiere nautiche sventolavano in cima alle cupole, e la notte si illuminavano con file di lampadine elettriche che ne delineavano la sagoma. (E. L. Doctorow)
  • Non lasciare che Michael cresca qui! Questa non è più una città balneare, è una fogna! (Omicidio in diretta)
  • – Sarà tutto molto diverso ad Atlantic City!
    – Oh! Sai, dicono che prima, due o trecento anni fa, i pirati mettevano vicino a quelle grandi rocce dei fari finti, proprio laggiù. Le navi regolavano la rotta in base alle luci, si incagliavano sulle rocce e tutti andavano là a depredarle. Una sola cosa è cambiata da allora: le luci sono più brillanti. (Omicidio in diretta)
  • Tutto muore, bella, è la realtà | Ma forse tutto ciò che muore, un giorno ritorna | Mettiti il trucco, aggiustati bene i capelli e vediamoci stasera ad Atlantic City (Bruce Springsteen)
Atlantic City
  • Ah, Atlantic City! Perennemente in declino ma mai che tocchi il fondo! (seconda stagione)
  • – E tutti quelli che vengono qui per sposarsi?
    – Sono tanti ma non lo fanno in giornata. Loro scelgono Atlantic City per le sue spiagge bianche, per le strutture a cinque stelle e l'esotismo della sua atmosfera.
    – Hai mai messo piede fuori?
    – C'è un'orca marina in decomposizione a cinque metri dalle cabine! (seconda stagione)
  • – Qui non siamo a Las Vegas, lo sapete?
    – Sì, nei casinò di Las Vegas pompano ossigeno, qui sembra che ognuno si sia portato il suo! (seconda stagione)
  • Atlantic City filmata a fine anni '70, quando squadre di operai distruggevano o sfiguravano alcuni degli edifici d'inizio secolo, pietre miliari del fascino e della grandeur d'altri tempi cui allude Doctorow, per lasciar spazio a una stazione balneare più redditizia, dove il mare e il sole non sarebbero più stati considerati risorsa primaria. Un quarto della popolazione americana viveva entro un raggio di cinquecento chilometri da Atlantic City, eppure negli anni '50 e '60 i complessi alberghieri, le spiagge, il lungomare e gli altri punti di ritrovo non riuscivano ad attirare visitatori in numero sufficiente a soddisfare le esigenze di un'economia estate dipendente... I grandi hotel, con le loro cupole bizantine e i loro tetti mansardati, i loro saloni Art Decò e le loro verande sontuose, erano diventati monumenti stantii e oppressi dai debiti alle fantasie e alle pretese di un'epoca trascorsa.
  • Il governatore del New Jersey [...] sottolinea nei suoi interventi pubblici come la ricchezza derivata dal gioco non dovrebbe soltanto arricchire l'establishment legato ai casinò ma migliorare anche la qualità della vita dei 38 mila abitanti di Atlantic City, che sono in alta percentuale vecchi, poveri e di colore, e che vivono in mezzo alle erbacce e alla desolazione di aree abbandonate da proprietari e speculatori. Eppure questo genere di sentimenti ha il suono familiare delle slot machine, che in questa città sono la campana dell'Angelus.
  • Il chilometrico lungomare, inaugurato nel 1879 e ricostruito e ampliato varie volte, si impose non soltanto come passeggiata ma anche come arteria commerciale, monopolizzata da profittatori dediti alla promozione e alla vendita forzata di una quantità incalcolabile di merci e servizi. Oltre il lungomare c'erano i pontili con i divertimenti: le corse spericolate, le piste da ballo, gli spettacoli con interpreti fenomenali e le esibizioni di animali, i gatti che fanno la boxe, l'uomo che balla il valzer con una tigre e naturalmente quelli che facevano del pericolo il loro mestiere, come gli Zachini Volanti, che si facevano sputar fuori dai cannoni. Oggi il profilo di Atlantic City è dominato da edifici alti, per chi ama le puntate alte. Che ciò simboleggi l'architettura dell'avidità piuttosto che l'architettura delle aspirazioni, dipende da come la si pensa in proposito.

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