Aspromonte

massiccio montuoso dell'Appennino calabro

Citazioni sull'Aspromonte.

  • L'Aspromonte, alto come un transatlantico nel mare senza fine. (Paolo Rumiz)
  • L'Aspromonte merita il nome che porta. È un'agglomerazione incredibilmente aspra di colli e valloni [...]. Lasciatosi alle spalle il nucleo più alto del gruppo montagnoso, il viandante si trova sperduto in un dedalo di gole intricate, serpeggianti qua e là senza che si distingua un ben definito sistema di spartiacque. Il sentiero si snoda entro e fuori valli e burroni, si arrampica sulle alture punteggiate di felci e cisti riarsi dal sole, ridiscende in radure rugiadose orlate di precipizi e sormontate da felceti scoscesi, attraversa torrenti di una limpidezza cristallina, serpeggia di nuovo sotto i pini inerpicandosi in zig-zag interminabili solo per svanire ancora una volta nella penombra di abissi più profondi, fiancheggia un ruscello dai bordi precari, finché qualche nuovo ostacolo blocca la via – e così per lunghe, lunghe ore. (Norman Douglas)
  • Non è bella la vita dei pastori in Aspromonte, d'inverno, quando i torbidi torrenti corrono al mare, e la terra sembra navigare sulle acque. I pastori stanno nelle case costruite di frasche e di fango, e dormono con gli animali. Vanno in giro coi lunghi cappucci attaccati ad una mantelletta triangolare che protegge le spalle, come si vede talvolta raffigurato qualche dio greco pellegrino e invernale. I torrenti hanno una voce assordante. Sugli spiazzi le caldaie fumano al fuoco, le grandi caldaie nere sulla bianca neve, le grandi caldaie dove si coagula il latte tra il siero verdastro rinforzato d'erbe selvatiche. Tutti intorno coi neri cappucci, coi vestiti di lana nera, animano i monti cupi e gli alberi stecchiti, mentre la quercia verde gonfia le ghiande pei porci neri. (Corrado Alvaro)

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