Arthur Symons

poeta e critico letterario britannico

Arthur Symons (1865 – 1945), poeta e critico letterario britannico.

Arthur Symons

Citazioni di Arthur Symons

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  • Fra le onde di musica, nella notte, | Traluce il suo magico viso; | V'è una luce su di esso come la luce felice | De' sogni in alcun luogo beato, | Sotto il chiaro di luna, nella notte.[1]
  • Io giaccio in un abisso, e deliziosamente annego. | Una musica soave come un profumo, ed una luce dolce, | Aurea di squisite, udibili fragranze. | Mi fasciano col sudario dell'eternità. || Il tempo più non esiste. Io sono fermo e tuttavia m'affretto. | Milioni di secoli mi circondano della lor notte. | Io bevo la delizia di milioni di evi. | Io possiedo il futuro nella mia memoria.[2]

Citazioni su Arthur Symons

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  • Come Browning[3] egli cerca di racchiudere nel breve spazio di una lirica il dramma di tutta un'esistenza, indicando con tratti sintetici e suggestivi i punti essenziali della mistica tragedia che si svolge nell'intimo di un'anima, o la ruina che produce nella vita una sciagurata tendenza ad obliare nel fascino mortale dei sogni il dolore ed il tedio. (Federico Olivero)
  • Lo scopo della sua arte non è di ritrarre la realtà, ma di evocare sogni meravigliosi e di rappresentarli colla maggior vividezza possibile; l'arte sua è quindi fondata su di una psicologia in parte reale ed in parte fantastica, il suo scopo essendo quello di dare una bellezza, per lo più strana e singolare, alla sua passione, – su di una osservazione accorta della natura, ch'egli però non copia servilmente, ma di cui si giova per esprimere con immagini lucide il suo intimo sogno. (Federico Olivero)
  • Quando [dopo Swinburne] si arriva a Symons si trova lo stesso elemento plastico derivato dalla comune sorgente del Preraffaelismo ed il misticismo dell'epoca francese di Verlaine[4]. Data la coesistenza di questi due elementi, la poesia di A. Symons è ben originale e nuova. Però egli come Swinburne non trova il favore generale del pubblico e della critica. Si comprende: sono gli stessi inglesi che giudicano l'uno e l'altro e come non avevano saputo rassegnarsi alle teorie dell'ateismo rivoluzionario, alle scene del paganesimo decadente di Swinburne, cosi non sanno comprendere le sensazioni e le passioni amorose che Symons chiude nei suoi libri di poesia con arte veramente mirabile, poiché tutti sono d'accordo nel riconoscergli un indiscutibile senso poetico. (Ulisse Ortensi)
  1. Da Music and memory, citato in Federico Olivero, Saggi di letteratura inglese, Gius. Laterza & Figli, Bari, 1913, pp. 463-464.
  2. Da The Opium Smoker, citato in Federico Olivero, Saggi di letteratura inglese, Gius. Laterza & Figli, Bari, 1913, p. 465.
  3. Robert Browning.
  4. Paul Verlaine.

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