Arte moderna

opere d'arte prodotte all'incirca tra gli anni 1860 e gli anni 1960

Citazioni sull'arte moderna.

  • Il primo carattere dell'arte moderna è di non raccontare. (André Malraux)
  • Il vuoto, il nulla dell'arte moderna è Orfeo che si volge a guardare Euridice. (Andrea Emo)
  • – Io non so nulla dell'arte moderna.
    – Ah, non c'è niente da sapere, è come la musica: la sua forma non deve copiare la natura per piacere ai sensi. (La seconda moglie)
  • L'arte moderna è l'antitesi della vecchia. La vecchia aveva bisogno di studiare il nudo, le statue, i drappi e gli antichi, e per questo ci voleva una scuola. Oggi invece l'artista giovane deve studiare nei campi, per le vie, nei teatri e nei caffè; è là che deve studiare e che studia l'artista moderno. (Giovanni Segantini)
  • Quando entro nel museo sento brontolio: | "Questa tela fa schifo dipingo meglio io". | Troppi Federico Zeri, ma senza Federico, | fanno tagli di Fontana sul mio quadro preferito. | Appena parlano di arte moderna | volano certe stilettate che manco la scherma. | Lo fanno apposta per non essere ignorati, | le cantano ma non sono titolati, | sono ghost tracks. (Caparezza)
  • Se dunque l'attenzione è attesa, accettazione fervente, impavida del reale, l'immaginazione è impazienza, fuga nell'arbitrario: eterno labirinto senza filo di Arianna. Per questo l'arte antica è sintetica, l'arte moderna analitica; un'arte in gran parte di pura scomposizione, come si conviene ad un tempo nutrito di terrore. Poiché la vera attenzione non conduce, come potrebbe sembrare, all'analisi, ma alla sintesi che la risolve, al simbolo e alla figura – in una parola, al destino.
    L'analisi può diventare destino quando l'attenzione, riuscendo a compiere una sovrapposizione perfetta di tempi e di spazi, li sappia ricomporre, volta per volta, nella pura bellezza della figura. È l'attenzione di Marcel Proust. (Cristina Campo)
  • Tutta l'arte moderna risente di questo male: è ossessionata cioè dalla ricerca del nuovo a qualunque costo. Ma più che in qualsiasi altra manifestazione di arte, questo difetto è sensibile nel cinematografo, in cui il predominio di elementi visibili, e quindi apparentemente esteriori, fa trascurare quelli interiori e lirici, apparentemente inesistenti.
    Ora in arte la novità non è nel trovare dei nuovi temi, quanto nello svolgere in modo originale i più comuni, quelli cioè che sono determinati dalle eterne e non numerose situazioni sentimentali in cui può trovarsi l'uomo nella vita. (Sebastiano Arturo Luciani)

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