Andrea Giacinto Longhin

religioso e arcivescovo cattolico italiano (1863-1936)

Beato Andrea Giacinto Bonaventura Longhin (1863 – 1936), arcivescovo italiano dell'Ordine dei frati minori cappuccini.

Andrea Giacinto Longhin

Citazioni di Andrea Giacinto Longhin

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  • Verrò in quella diocesi, che, ve l'assicuro, sarà la mia carissima sposa, per la quale non risparmierò né fatiche né sacrifici, disposto a dar per essa tutto il mio sangue e la vita stessa… Fin da quel giorno in cui… divenni vostro pastore, sentii subito di amarvi di un amore ardentissimo… In me quindi troverete un padre che sarà tutto e interamente per voi. Con voi dividerò le gioie e i dolori, le speranze e le trepide angustie… Gli erranti e i dissidenti bramosi di perdono li stringerò al mio cuore, ben felice di rinnovare lo spettacolo del pastore solerte, che… riconduce la pecorella smarrita all'ovile. Per i nemici della santa fede avrò compassione profonda… e piangendo sulla loro cieca ostinazione, farò di tutto perché non abbiano da pervertire la parte sana del mio gregge… Godere con chi gode, piangere con chi piange, rendermi tutto a tutti per tutti guadagnare a Gesù Cristo: ecco la mia ambizione, il mio programma.[1]

Citazioni su Andrea Giacinto Longhin

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  • Ammiro in lui con diletto e edificazione una copia del Buon Pastore evangelico, somigliantissima all'originale. (Pietro La Fontaine)
  • È uno dei miei figli primogeniti, che ho regalato alla diocesi prediletta [di Treviso], ed esulto tutte le volte che mi si riferiscono le lodi di lui, che è veramente santo, dotto, un vescovo dei tempi antichi, che lascerà nella diocesi un'impronta indelebile del suo zelo apostolico. (Papa Pio X)
  • "Ti ho chiamato per nome" (Is 45,4). Le parole con le quali il profeta Isaia indica la missione affidata da Dio ai propri eletti esprimono bene la vocazione di Andrea Giacinto Longhin, l'umile cappuccino che per 32 anni è stato Vescovo della Diocesi di Treviso, all'inizio del secolo scorso, il ventesimo. È stato un Pastore semplice e povero, umile e generoso, sempre disponibile verso il prossimo, secondo la più genuina tradizione cappuccina.
    Lo chiamavano il Vescovo delle cose essenziali. In un'epoca segnata da eventi drammatici e dolorosi, si è dimostrato padre per i preti e pastore zelante della gente, sempre accanto ai suoi fedeli, specialmente nei momenti di difficoltà e di pericolo. Anticipava così ciò che avrebbe sottolineato il Concilio Ecumenico Vaticano II, indicando nell'evangelizzazione "uno dei principali doveri dei Vescovi". (Papa Giovanni Paolo II)
  1. Dalla sua prima lettera pastorale, 26 luglio 1904; citato in Beato Giacinto Longhin, cappuccinitriveneto.it, 2 febbraio 2018.

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