Adrian Newey

ingegnere britannico

Adrian Newey (1958 – vivente), ingegnere britannico.

Adrian Newey (2011)

Citazioni di Adrian Newey modifica

  • Ayrton [Senna] aveva grande talento e determinazione. Portava la macchina ai limiti, cercando di farle fare anche quello che non era in grado di fare. Una delle cose che più mi ossessiona è che venne da noi convinto che fossimo i migliori perché da tre anni lo eravamo. Ma la vettura del 1994, sfortunatamente, non fu una buona macchina.[1]
  • [Sull'effetto suolo] Il problema del rimbalzo aerodinamico è multidimensionale, si tratta ovviamente della forma aerodinamica della vettura stessa, che poi è accoppiata con le sospensioni e forse con la rigidità della carrozzeria e ogni sorta di cose [...]. Bisogna quindi considerare tutti i fattori che entrano in gioco, non ci si può concentrare solo su un singolo aspetto. Ricordo che quando ero alla Fittipaldi Harvey Postlethwaite aveva una passione per le sospensioni in gomma a tasso crescente e decise che, per risparmiare un po' di peso sulla vettura, avrebbe buttato via le molle e gli ammortizzatori e si sarebbe limitato ad appoggiare la macchina su un set di gommini. Era la prima volta che andavo in un circuito e nei vecchi box di Silverstone è passato Keke Rosberg e la macchina rimbalzava così tanto che si vedeva addirittura chiaramente che le ruote anteriori si sollevavano da terra. Keke è tornato ai box con gli occhi spalancati dicendo "non funziona". È stata la prima volta che ho capito che il porpoising non era un problema puramente aerodinamico.[2]
  • In qualsiasi organizzazione serve un organico con una sorta di struttura gerarchica piramidale. All'interno del reparto ingegneristico, però, cerchiamo di avere un'organizzazione piatta, nella quale le persone debbano comunicare il più possibile le une con le altre. Proviamo a ridurre il numero di riunioni. La cultura dei meeting può essere un enorme spreco di tempo. Allo stesso tempo, però, incoraggiamo le persone a non parlare solamente attraverso le email. Un bar o un luogo di ristoro può aiutare in questo.[3]
  • [Nel 2022, sulla svolta "ecologista" della Formula 1] La F1 può e deve svolgere un ruolo in questo senso ma c'è tutta questa discussione su quale debba essere la fonte di energia: elettrica, biocarburante, carburante sintetico, idrogeno. C'è molta disinformazione in giro sull'argomento, soprattutto per quanto riguarda il lato elettrico. La gente comincia a rendersi conto che l'impronta di carbonio della produzione di un veicolo elettrico è molto più grande di quella di un veicolo a benzina. L'ipotesi che l'elettricità prodotta dall'energia eolica o solare sia priva di emissioni non è corretta. [proseguendo il discorso, tirando il ballo il peso eccessivo raggiunto dalle vetture di Formula 1] Le nostre auto sono diventate più grandi e più pesanti e non sono particolarmente efficienti dal punto di vista aerodinamico perché hanno molta resistenza. Purtroppo la F1 ha ottenuto l'esatto contrario con queste nuove regole. È chiaro che per il Circus come per l'industria automobilistica in generale, auto più grandi e pesanti e l'ossessione della gente per l'alimentazione a batterie o a benzina sono la direzione sbagliata. Il problema più grande è la quantità di energia necessaria per muovere questo affare, indipendentemente dalla provenienza. [...] Sembra che le regole tecniche della Formula 1 non lo riconoscano, perché ovviamente le grandi case automobilistiche non vogliono. Almeno questo è ciò che penso.[4]
  • La mente dell'ingegnere, ancor più di quella del matematico e del fisico, combina il lato artistico e immaginativo del cervello – l'approccio del "e se" oppure "non sarebbe interessante provare così?" – con il lato più pragmatico, l'attitudine secondo cui tutto debba essere definito per uno scopo.[5]
  • Pensando al 1998, quando ero responsabile della mia prima McLaren [MP4/13], la novità era il cambio agli pneumatici stretti scanalati. La stabilità in entrata di curva quando la macchina tende ad andare in avanti e diventa un po' nervosa perché la carreggiata era più stretta. Molti hanno cercato di mantenere il rapporto dell'interasse della vettura uguale, mentre noi abbiamo cercato di fare l'opposto senza sovraccaricare il pneumatico anteriore esterno e mantenere il carico sul posteriore interno. Il miglior modo per fronteggiare la carreggiata stretta era abbassare il centro di gravità, disegnando una macchina che avesse un centro più basso, allungando il passo e cercando di limitare il sovraccarico di peso.[6]
  • Quando vengono fuori nuove regole [in Formula 1], come in quel periodo di transizione tra i motori turbo e i normali aspirati, io passo molto tempo a ragionare su quali opportunità ti offrono [...]. Cerco sempre delle scappatoie, situazioni in cui le regole ti chiedono di fare una cosa ma non ti obbligano, permettendoti un modo originale di procedere.[6]
  • [Sull'organizzazione di un team di Formula 1] Se stabilisci un organigramma è tutto più chiaro a tutti ma io non ho mai cercato questo. Vogliamo una struttura orizzontale, dove cerchiamo di incoraggiare e la comunicazione tra tutti quanti per minimizzare l'utilizzo delle mail e permettere alle persone di parlare tra loro. Sta tutto nell'avere un ambiente di lavoro coinvolgente ed avere un bel gruppo di ingegneri senior, con figure forti a capo dei vari dipartimenti – tecnico, design e tutti gli altri – che possano supervisionare il lavoro in fabbrica. Penso che in questo modo le cose funzionino veramente bene e si lavori alla grande.[7]

Citazioni su Adrian Newey modifica

  • Adrian è il migliore. Cosa lo rende il migliore? La sua continuità. Lui è il migliore di tutti perchè è il più continuo. È la caratteristica che distingue i migliori, ovvero restare in alto per più tempo possibile e Newey lo sta facendo. Se pensiamo che con Williams ha vinto, è andato alla McLaren ed ha vinto, è passato alla Red Bull... Ed ha vinto! I risultati parlano per lui e stiamo parlando di più di una decade di vittorie. (Ivan Capelli)
  • Adrian va in ogni area in cui vuole essere in grado di interagire con tutti. È un'opportunità per lui di essere in grado di entrare in piccoli dettagli in alcune aree. Quando fai il tuo lavoro e hai qualcuno al fianco che conosci bene, se fai quel passo indietro può essere un enorme vantaggio. (Pierre Waché)
  • Per quanto mi riguarda, Adrian Newey è un genialoide. Perchè solo lui può pensare a determinate soluzioni e le vetture che ha progettato lo stanno a dimostrare. [...] In più è maniacale: ad ogni parco chiuso è sempre lì a guardare le proprie monoposto per cercare di studiarne dettagli ed il comportamento in pista. È anche in queste cose che si può comprendere quanto sia davvero un grande. (Ivan Capelli)

Note modifica

  1. Da un'intervista alla BBC; citato in Newey e il tormento Senna: "Si fidava di noi. E invece...", gazzetta.it, 2 ottobre 2013.
  2. Da un'intervista a the-race.com; citato in Marco Belloro, Newey: "Porpoising problema multidimensionale, l'ho capito alla Fittipaldi con Rosberg negli anni '80", formulapassion.it, 4 gennaio 2024.
  3. Citato in Diego Catalano, Red Bull: il segreto è "l'orizzontalità" di Newey, funoanalisitecnica.com, 21 agosto 2023.
  4. Da un'intervista a motorsport-magazin.com; citato in Matteo Senatore, Newey contro la F1 'ecologica': "C'è molta disinformazione", formulapassion.it, 20 dicembre 2022.
  5. Citato in Carlo Platella, Scarichi soffiati: il capolavoro dietro al record della RB9, formulapassion.it, 12 settembre 2023.
  6. a b Dall'intervista di Ivan Capelli, The Special One, Sky Sport F1, 2 giugno 2023; citato in F1, Adrian Newey (Red Bull) a Sky: "In passato sono stato vicino alla Ferrari", sport.sky.it.
  7. Dall'intervista di Ivan Capelli, The Special One, Sky Sport F1, 2 giugno 2023; citato in Matteo Senatore, Il metodo Newey: "Mi piace una struttura orizzontale, deve esserci comunicazione", formulapassion.it.

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