William Hogarth

pittore e incisore inglese

William Hogarth (1697 – 1764), pittore, incisore e autore di stampe satiriche inglese.

William Hogarth, autoritratto

Citazioni di William Hogarth modifica

  • I soggetti che intrattengono e migliorano la mente sono ottimi candidati per essere della massima utilità.[1]
  • Il dipinto è il mio palcoscenico, e gli uomini e le donne i miei attori che si esibiscono in uno spettacolo "muto".[2]
My picture is my stage,and men and women my players exhibited in a 'dumb' show.

Citazioni su William Hogarth modifica

Samuel Smiles modifica

  • Hogarth imparava pochino alla scuola, ma in quella vece disegnava egregiamente le lettere dell'alfabeto. I suoi esercizi scolastici eran più commendevoli per gli ornamenti calligrafici onde li abbelliva, che per correttezza. In questa stava al disotto dei più ignoranti, in quelli non aveva chi lo pareggiasse. Il padre lo mise a lavorare da un argentiere, dove imparò a disegnare e incidere stemmi sulle posate. In seguito apprese da sé l'intaglio in rame, ed in ispecie a far grifoni ed altri mostri araldici; ciò gli diede vaghezza di riprodurre nella sua varietà la fisionomia umana, nel che divenne poi eccellente, quanto nessun altro mai.
  • Per un dono tutto suo ch'egli coltivò con gran cura, bastava vedesse una fisionomia singolare, per riprodurne fedelmente a memoria i lineamenti. Vedendo forme fantastiche, bizzarre sembianze, ne prendeva tosto ricordo sull'unghia del pollice, e poi a casa le riproduceva in grande.
  • Tutto ciò che sapeva di fantastico e di originale lo attraeva, e a più facile pascolo della sua immaginazione, praticava i luoghi meno frequentati. Di questa maniera arricchì la mente di un immenso tesoro, onde si valse nelle sue opere, ammirevoli per alti concepimenti e naturalezza. Da qui ne venne che i dipinti suoi sono come riflesso fedele e ricordanza non solo dei naturali e dei costumi, ma anco delle idee in voga al tempo in che visse. Nessuna scuola, diceva egli, può insegnare a ben dipingere meglio della natura.

Note modifica

  1. Citato in AA.VV., Il libro dell'arte, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 201. ISBN 9788858018330
  2. Citato in AA.VV., Il libro dell'arte, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 203. ISBN 9788858018330

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