William Epstein

funzionario pubblico internazionale canadese

William Epstein (1912 – 2001), funzionario pubblico internazionale canadese, esperto di disarmo.

La non proliferazione nucleare: un momento critico

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  • Il trattato di non proliferazione nucleare (indicato in genere con la sigla NPT[1]) era inteso a impedire sia la proliferazione orizzontale delle armi nucleari sia quella verticale. Per proliferazione orizzontale si intende la diffusione di tali armi agli stati non nucleari e per proliferazione verticale ogni loro ulteriore sviluppo, produzione e schieramento da parte delle potenze nucleari. (p. 15)
  • Il trattato [di non proliferazione], entrato in vigore nel 1970, ha ora 128 membri – più di qualsiasi altro accordo sul controllo degli armamenti. Cina e Francia non l'hanno firmato, così come circa una quarantina di altri paesi, parecchi dei quali, fra cui Argentina, Brasile, India, Israele, Pakistan, Repubblica Sudafricana e Spagna, sarebbero in grado di fabbricare armi nucleari subito o nell'immediato futuro. Molte di queste nazioni presumibilmente stanno evitando il trattato perché hanno problemi di sicurezza nazionale attuali o potenziali: altre sostengono che I'NPT è discriminatorio, in quanto favorisce chi ha le armi nucleari rispetto a chi non le ha. (p. 17)
  • Il trattato [...] non impedisce ai paesi non nucleari di sviluppare la capacità o la possibilità di avere armi nucleari: proibisce loro semplicemente di acquistare o fabbricare armi vere e proprie od ordigni esplosivi. L'unica prova conclusiva che un paese abbia fatto una cosa del genere è un esperimento nucleare. Un paese potrebbe quindi preparare o acquistare una piccola scorta di plutonio o di uranio per armi senza sperimentare ordigni esplosivi e poi incominciare gli esperimenti dopo aver dato il richiesto preavviso per ritirarsi. (p. 17)
  • [...] paesi neutrali e quelli non nucleari non allineati ritengono che la cessazione della corsa agli armamenti nucleari (il primo obbligo in base all'articolo VI dell'NPT) richieda la cessazione della produzione, della sperimentazione e dello schieramento di armi nucleari – in pratica un congelamento delle armi nucleari. La loro opinione è che l'articolo VI dia la priorità a questo obiettivo rispetto ad altri provvedimenti di disarmo nucleare e che è logico arrestare lo sviluppo di nuove armi nucleari prima di impegnarsi a ridurne il numero o a eliminarle.
    Per queste nazioni un bando totale agli esperimenti è non solo il primo e più importante passo verso la fine della corsa agli armamenti nucleari, ma anche il provvedimento più credibile e più facilmente realizzabile per porre termine sia alla proliferazione orizzontale delle armi nucleari sia a quella verticale. (p. 17)
  1. Non-Proliferation Treaty.

Bibliografia

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  • William Epstein, La non proliferazione nucleare: un momento critico, in Le Scienze, n. 206, ottobre 1985, pp. 15-21.

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