Trattato di non proliferazione nucleare

trattato internazionale sulla tecnologia nucleare (1968)

Citazioni sul Trattato di non proliferazione nucleare, firmato il 1º luglio 1968.

Trattato di non proliferazione nucleare

William Epstein modifica

  • Il trattato di non proliferazione nucleare (indicato in genere con la sigla NPT[1]) era inteso a impedire sia la proliferazione orizzontale delle armi nucleari sia quella verticale. Per proliferazione orizzontale si intende la diffusione di tali armi agli stati non nucleari e per proliferazione verticale ogni loro ulteriore sviluppo, produzione e schieramento da parte delle potenze nucleari.
  • Il trattato, entrato in vigore nel 1970, ha ora 128 membri – più di qualsiasi altro accordo sul controllo degli armamenti. Cina e Francia non l'hanno firmato, così come circa una quarantina di altri paesi, parecchi dei quali, fra cui Argentina, Brasile, India, Israele, Pakistan, Repubblica Sudafricana e Spagna, sarebbero in grado di fabbricare armi nucleari subito o nell'immediato futuro. Molte di queste nazioni presumibilmente stanno evitando il trattato perché hanno problemi di sicurezza nazionale attuali o potenziali: altre sostengono che I'NPT è discriminatorio, in quanto favorisce chi ha le armi nucleari rispetto a chi non le ha.
  • Il trattato [...] non impedisce ai paesi non nucleari di sviluppare la capacità o la possibilità di avere armi nucleari: proibisce loro semplicemente di acquistare o fabbricare armi vere e proprie od ordigni esplosivi. L'unica prova conclusiva che un paese abbia fatto una cosa del genere è un esperimento nucleare. Un paese potrebbe quindi preparare o acquistare una piccola scorta di plutonio o di uranio per armi senza sperimentare ordigni esplosivi e poi incominciare gli esperimenti dopo aver dato il richiesto preavviso per ritirarsi.

Note modifica

  1. Non-Proliferation Treaty.

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