Vincenzo Florio (senatore)

politico e imprenditore italiano (1799-1868)

Vincenzo Florio (1799 – 1868), politico e imprenditore italiano.

Vincenzo Florio (seduto) con la sua famiglia

Citazioni su Vincenzo Florio

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Vincenzo aveva vent'anni, e poteva darsi bel tempo, spendendo la rendita del patrimonio onoratamente accumulato. Ma questo ei non fece; ché assuefatto al lavoro, non poteva stare un minuto inoperoso. Considerando attentamente tutto ciò che gli cadeva sott'occhio, e viaggiando, s'era fitto in capo questa verità, che non v'ha nazione forte davvero e grande, la quale non abbia per via del lavoro acquistata e mantenuta la sua grandezza e la sua forza. Comparando la Sicilia e l'Italia all'Inghilterra, vedendo da vicino, e pregiando tutto ciò che il popolo inglese ha di buono, di forte, di grande, si senti nascere desiderio vivissimo di migliorare le condizioni della sua patria, dilatandone i traffici, promovendone l'industria, rendendone più agiate e operose le moltitudini per renderle ad un tempo più morali; e fermato nell'animo il generoso proposito, a quello si volse con tutte le sue forze.
  • Il Florio divenne più che venti volte milionario, né mai ricchezza al mondo poté dirsi di miglior acquisto della sua. Ma incalcolabili sono i lucri che la sua operosità recò all'universale. Accorto e sagace, non si tenne mai dallo spendere e dal rimetterci di tasca per far lavorare in casa ciò che avrebbe potuto con minor spesa trarre da fuori. Per introdurre in patria un'industria nuova non guardò mai al sagrifizio proprio. Oggi quattromila famiglie hanno pane dalla sua casa.
  • Benedetto dalle migliaia che beneficava in segreto, onorato in mille guise con decorazioni, medaglie, premi, e colla nomina a Senatore del regno, stimato, ben voluto e riverito da tutti, son ricordate dovunque in Palermo e fuori, la bontà dell'animo suo, l'integrità, l'esattezza, la puntualità, la perizia ne' commerci. Lo scorso anno, 1870[1], vide chiudersi la sua vita onorata e proficua a sé e ad altrui; e l'Italia ancor piange la perdita d'uno dei suoi figli migliori.
  1. Il F. morì a Palermo l'11 sett. 1868 (fonte Dizionario biografico degli italiani, vol. 48, 1997).

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