Vincenzo Cazzato

storico dell'architettura italiano

Vincenzo Cazzato (1951 – vivente), storico dell'architettura italiano.

Citazioni di Vincenzo Cazzato modifica

  • Il Giardino Inglese, nato per volontà della regina Maria Carolina dietro suggerimento di Lord Hamilton, venne realizzato dall'esperto botanico John Andrew Graefer, giunto appositamente dall'Inghilterra, in collaborazione con l'architetto Carlo Vanvitelli. Maria Carolina, adepta della massoneria napoletana, volle nascondere nel giardino una sorta di itinerario iniziatico che, attraverso una serie di tappe segnate da fabriques dalla chiara valenza simbolica – come la piramide, il sepolcreto neogotico e il tempietto a tholos che campeggia al centro del labirinto – si concludeva, come in una sorta di catarsi lustrale, nello spazio incantato del laghetto dedicato a Venere. Nel luogo più appartato del giardino, sui resti di una cava tufacea e ai bordi di un piccolo stagno, il Vanvitelli dà vita a un ambiente di grande suggestione dove gli scogli, costituiti da grandi massi tufacei, la copiosa vegetazione e la statua di Venere formano uno spettacolare insieme che riecheggia[1]le magiche atmosfere dell'antro della Sibilla Cumana. Sullo sfondo Vanvitelli colloca il criptoportico romano in rovina con statue e pezzi archeologici tratti direttamente dagli scavi di Ercolano e Pompei, dove vegetazione e architettura si fondono in una cornice fantastica e simbolica che evoca ancora il mito della Sibilla e rimanda a una mitica Età dell'Oro. Ancora ispirato a mitiche età è il tempietto realizzato sull'isola circondata dalle acque del lago dei Cigni. Il tempietto, caratterizzato dalla copertura in paglia della cella, sormontata da una cupola ellittica, rimanda alla teoria vitruviana della derivazione degli ordini classici dalla natura da cui discendeva il complesso simbolismo dell'architettura gotica.[2]

Note modifica

  1. Riechieggia, refuso, nel testo.
  2. In Marcello Fagiolo, Architettura e massoneria. L'esoterismo della costruzione, Gangemi, Roma, pp. 227-228. ISBN 88-492-5685-7