Veronica Franco
poetessa italiana
Veronica Franco (1546 – 1591), poetessa e cortigiana veneziana.
Terze Rime
modifica- S'esser del vostro amor potessi certa | per quel che mostran le parole e 'l volto, | che spesso tengon varia alma coperta; | se quel che tien la mente in sé raccolto | mostrasson le vestigie esterne in guisa | ch'altri non fosse spesso in frode còlto, | quella téma da me fôra divisa, | di cui quando perciò m'assicurassi, | semplice e sciocca, ne sarei derisa: | «a un luogo stesso per molte vie vassi», | dice il proverbio; né sicuro è punto | rivolger dietro a l'apparenzie i passi. (II, vv. 1-12)
- E qual ella si sia, la mia bellezza, | quella che di lodar non sète stanco, | spenderò poscia in vostra contentezza: | dolcemente congiunta al vostro fianco, | le delizie d'amor farò gustarvi, | quand'egli è ben appreso al lato manco; | e 'n ciò potrei tal diletto recarvi, | che chiamar vi potreste per contento, | e d'avantaggio appresso innamorarvi. (II, vv. 145-153)
- Ben vi ristorerò de le passate | noie, signor, per quanto è 'l poter mio, | giungendo a voi piacer, a me bontate, | troncando a me 'l martír, a voi 'l desio. (III, vv. 70-73)
- Non so se voi stimiate lieve risco | entrar con una donna in campo armato; | ma io, benché ingannata, v'avvertisco | che 'l mettersi con donne è da l'un lato | biasmo ad uom forte, ma da l'altro è poi | caso d'alta importanza riputato. | Quando armate ed esperte ancor siam noi, | render buon conto a ciascun uom potemo, | ché mani e piedi e core avem qual voi; | e se ben molli e delicate semo, | ancor tal uom, ch'è delicato, è forte; | e tal, ruvido ed aspro, è d'ardir scemo. | Di ciò non se ne son le donne accorte; | che se si risolvessero di farlo, | con voi pugnar porían fino a la morte. | E per farvi veder che 'l vero parlo, | tra tante donne incominciar voglio io, | porgendo essempio a lor di seguitarlo. (XVI, vv. 58-75)
Citazioni su Veronica Franco
modifica- Questa bella, eloquente e brillantissima donna fu corteggiata da uomini d'altissimo rango, e nell'età sua giovanile fatta avea la propria casa ricetto dell'amore, del piacere e della cultura dello spirito. Rimasta vedova in età fresca, tutta si diede al ritiro ed alle lettere. (Ginevra Canonici Fachini)
- Tra le Veneziane del secolo XVI questa leggiadra donna puossi giudicare l'Aspasia. Nata nel 1553, crebbe in non ordinaria avvenenza, in ispirito, in cultura, in leggiadria; fregi tutti de' quali appresso abusò accalappiando gl'incauti, e cantando troppo lubricamente di amori. Era la sua casa aperta alla gioventù più dedita a' dissipamenti, sì però, che chi volea trovarsi più ricco di sue benigne parole dovesse andare più provveduto non dei doni della fortuna, ma di quelli dello spirito e dello ingegno. (Bartolommeo Gamba)
Bibliografia
modifica- Veronica Franco, Rime, a cura di Stefano Bianchi, Mursia, Milano, 1995. ISBN 8842519456
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- Wikisource contiene un testo di Bartolommeo Gamba del 1826: Alcuni ritratti di donne illustri delle province veneziane: Veronica Franco
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