Vangelo dell'infanzia di Tommaso

vangelo apocrifo
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Vangelo dell'infanzia di Tommaso, o Vangelo dello pseudo-Tommaso, vangelo apocrifo in lingua greca e siriaca attribuito a Tommaso apostolo.

Illustrazione quattrocentesca dell'episodio in cui Gesù porta nel mantello l'acqua a Maria

Ho ritenuto necessario io, Tommaso israelita, portare a conoscenza di tutti i fratelli provenienti dal paganesimo gli avvenimenti dell'infanzia e i fatti straordinari del nostro Signore Gesù Cristo, quanti egli operò, nato nel nostro paese.

Citazioni

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  • Gli spiegò tutte le lettere, dall'alfa fino all'omega, con molta precisione e con chiarezza. Ma Gesù, guardando in faccia il rabbino Zaccheo, gli disse: – Tu che non conosci nemmeno l'alfa, nella sua natura, come puoi insegnare agli altri la beta? Ipocrita! Insegna prima l'alfa, se la conosci, e allora ti crederemo per la beta!
    Poi cominciò a interrogare il maestro intorno alla prima lettera, ma quello non gli seppe rispondere.
    Allora, alla presenza di molti che udivano, dice a Zaccheo: – Sta' a sentire, maestro, la costituzione della prima lettera: osserva come essa ha due linee, unite da un trattino, che tu puoi vedere insieme divergenti e convergenti, che ascendono e che corrono in basso, unite al vertice, tre segni della stessa specie, proporzionati, uniti insieme, di uguale misura: tali sono le linee che ha l'alfa. (A, VI, 3 – 4)
  • Quando egli aveva sei anni, sua madre lo mandò ad attingere acqua e portarla in casa, dandogli una brocca. Ma egli urtò in mezzo alla gente e la brocca si ruppe.
    Gesù allora, stendendo il mantello che aveva indosso, lo riempì d'acqua e lo portò a sua madre. E sua madre, vedendo il fatto straordinario che era accaduto, lo baciò, e serbava dentro di sé i misteri che gli vedeva compiere. (A, XI, 1 – 2)
  • Giuseppe mandò suo figlio Giacomo a far fascine da portare a casa e anche il bambino lo accompagnò.
    Mentre Giacomo raccoglieva i sarmenti, una vipera gli morse la mano.
    E a lui che era steso al suolo e già stava per morire, si avvicinò Gesù e soffiò sulla morsicatura. Subito cessò il dolore, la vipera scoppiò, e immediatamente Giacomo rimase guarito. (A, XVI, 1 – 2)

Tutte queste cose che ho visto, io Tommaso Ismaelita ho scritto e ricordato ai Gentili e ai nostri fratelli, e molte altre che ha compiuto Gesù, che è nato nella terra di Giudea. Ed ecco, tutte queste cose ha visto la casa d'Israele, dalla prima fino all'ultima, cioè quali grandi prodigi e fatti meravigliosi ha operato Gesù tra di loro, tutti estremamente benefici. Ed egli è proprio colui che dovrà giudicare il mondo secondo la volontà dell'immortale e invisibile Padre suo, come dichiarano la Sacra Scrittura e i profeti che hanno testimoniato le sue opere fra tutte le genti d'Israele, poiché egli è il figlio di Dio, nell'intero globo terrestre. Ogni gloria e ogni onore in eterno spetta a lui, Dio che vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Bibliografia

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  • Vangelo dello Pseudo-Tommaso, in I Vangeli apocrifi, a cura di Marcello Craveri, Einaudi, Torino, 2005. ISBN 88-06-17914-4

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