Vampyr

videogioco del 2018

Vampyr

Immagine Vampyr.png.
Titolo originale

Vampyr

Ideazione Stéphane Beauverger
Sviluppo Dontnod Entertainment
Pubblicazione Focus Home Interactive
Distribuzione PlayStation Network/Steam/Humble Bundle/Xbox Live/Nintendo eShop
Anno 2018
Genere Videogioco di ruolo, avventura dinamica, open world
Tema Dark fantasy, primo dopoguerra
Piattaforma PlayStation 4, Microsoft Windows, Xbox One, Nintendo Switch
Personaggi
  • Jonathan Reid
  • Elisabeth Ashbury
  • Mary Reid
  • Emelyne Reid
  • Avery Cork
  • Edgar Swansea
  • Geoffrey McCullum
  • Dorothy Crane
  • Darius Petrescu
  • Myrddin Wyllt alias Entità misteriosa/Narratore
  • Morrigan alias Regina Rossa
  • Vecchia Bridget
  • Harriet Jones/Harriet Disastro
  • Lord Redgrave alias Conte di Bristol
  • Fergal Bansha
  • William Marshal
  • Sean Hampton
  • William Bishop
  • Aloysius Dawson
  • Joseph Larrabee
  • Dyson Delaney
  • Arthur Pembleton
  • Clay Cox
  • Clayton Darby
  • Clarence Crossley
  • Venus Crossley
  • Richard Nithercott
  • Sabrina Hints
  • Tommy Watts


Vampyr, videogioco di ruolo e avventura dinamica open world del 2018.

TaglinePrendi sangue, salva una vita

Incipit

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"Dodici sogni per la regina rossa sotto la corona di pietre. Otto bestie voraci figlie di otto notti di turbamento. Quattro unghie straziano la carne del peccatore. Una preghiera per chi ha udito questa canzone di guerra" Forse è il conto alla rovescia verso l'oblio, per la città di Londra, un tempo gloriosa. Forse è l'ultimo ballo dei suoi abitanti, lasciati ad affrontare la morte e la pestilenza. Di fronte all'angoscia e all'ignoto, i mortali hanno un bisogno disperato di risposte. Il volo di uno stormo è un auspicio, la caduta di una stella un tragico presagio. Si rivolgono ai sacerdoti per trovare una spiegazione quando non si trova. Quando la religione fallisce, gli uomini si rivolgono alla scienza. Li ho visti costruire delle città così vacue, delle macchine fatte per una guerra senza fine. Delle nuove domande fiorivano mentre le vecchie risposte appassivano. Che cosa è l'oscurità se non un sole occulto? Che cosa è un muro se non una pietra schiavizzata? Che cosa è un pezzo di vetro se non sabbia torturata? Che cosa è una canzone se non una chiamata alle armi? Che cosa è l'odio se non amore respinto? Che cosa è la vita se non morte sospesa? (Myrddin Wyllt/Narratore)

  Citazioni in ordine temporale.

  • La morte... Sin da quando la mela fu strappata dall'albero sacro, la mortalità è stata considerata una punizione divina... Un giusto espediente per impedire all'umanità di raggiungere i cieli. Niente di più sbagliato. La morte non è un castigo divino, né tantomeno qualcosa di diabolico. La vera punizione sarebbe non conoscerne mai il dolce bacio. Risvegliati dalle avversità e rinasci! (Myrddin Wyllt alias Entità misteriosa) [a Jonathan Reid]
  • Qualsiasi cosa sia successa qui riguarda me e mia sorella... Non Dio! (Jonathan Reid)
  • Sangue. Mentre verso l'ultima lacrima rossa per mia sorella caduta. Mi rendo conto che il mondo intero ruota attorno a questa unica parola. L'epidemia che ha colpito Londra non è l'influenza spagnola. Viene trasmessa col sangue, tramite dei morsi violenti, che trasformano i sopravvissuti in immortali deliranti. Sono il Dottor Jonathan Reid. Sono un vampiro. Rinato in un'epoca di morte e pestilenza. Mentre delle fazioni segrete mi stanno alle costole, ho giurato di trovare la fonte di questa epidemia. Sono convinto che dei pericoli maggiori debbano ancora arrivare... So che le risposte che cerco si nascondono nel nostro sangue. (Jonathan Reid)
  • "Una preghiera per chi ha udito questa canzone di guerra. Che il figlio dell'oscurità trovi la sua via su questa terra" [...] La mia regina dorme di nuovo e presto mi unirò a lei nel suo sonno. Finché ahimé si alzerà, svegliata dalla fame che non ha mai saziato. (Myrddin Wyllt/Narratore)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Elisabeth Ashbury: Si ricordi... Alcuni Skal sono tanto resistenti quanto noi...
    Jonathan Reid: Lei chi è? Che cosa intende con... Skal?
    Elisabeth Ashbury: Lei è davvero rinato da poco. Avrei dovuto capirlo...
    Jonathan Reid: Aspetti... Lei è la donna del pub... Lei è... come me? Può aiutarmi?
    Elisabeth Ashbury: Credo di averlo già fatto.
  • Jonathan Reid: Dove siamo diretti?
    Edgar Swansea: Al Pembroke Hospital, dall'altro lato del canale. Lì avranno un letto per il povero signor Hampton.
    Jonathan Reid: William era... Che genere di creatura era?
    Edgar Swansea: Predatore, preda, vittima e carnefice... Chi può dirlo? L'importante è che sia stato fermato.
    Jonathan Reid: Vero. E la donna? Che cosa... chi è?
    Edgar Swansea: Quale donna?
    Jonathan Reid: Non mi prenda per un idiota. Mi ha usato per rintracciare quello... Skal... Non può non sapere chi sia.
    Edgar Swansea: E io che la credevo un gentiluomo. Sappia che lei tiene molto alla sua riservatezza e di certo non ne parlerò alle sue spalle.
    Edgar Swansea: Qui, in mezzo al canale, Londra sembra così tranquilla... Peccato che la realtà sia ben diversa.
    Jonathan Reid: A dire il vero, ho sempre evitato questa parte della città.
    Edgar Swansea: Il Pembroke Hospital è l'ultimo baluardo che separa il resto di Londra dall'epidemia. L'influenza ha decimato l'East End e la guerra infuria ancora. È come se fossimo al fronte, qui.
    Jonathan Reid: È qui che lavora, Dottor Swansea?
    Edgar Swansea: Sì, sono il direttore del Pembroke Hospital.
    Jonathan Reid: Pensavo che fosse qui al servizio del suo misterioso ordine, la Confraternita di...
    Edgar Swansea: Della Stola di Saint Paul, sì. Ma prima di tutto sono un uomo di scienza... Un medico. Come lei... Dottor Reid.
    Jonathan Reid: Come... come fa a sapere chi sono?
    Edgar Swansea: Via, non faccia il modesto! Lei è il Dottor Jonathan Reid. Chirurgo di una certa fama, se non sbaglio.
    Jonathan Reid: No, non si sbaglia.
    Edgar Swansea: Lo sapevo! All'inizio ero dubbioso, ma appena l'ho vista prelevare quel campione di sangue dal corpo del povero William non ho avuto più dubbi. Dottor Reid. Magnifico!
    Jonathan Reid: Ci siamo già visti?
    Edgar Swansea: Ho frequentato tre dei suoi seminari prima della guerra. Ho la massima ammirazione per la sua ricerca. E che ironia della sorte! L'ematologo più famoso d'Inghilterra ritorna a Londra come vampiro...
    Jonathan Reid: Ancora quella parola... Da un cosiddetto uomo di scienza...
    Edgar Swansea: La capisco... Il ruolo della scienza è sempre stato quello di confutare i miti, ma ora che camminano tra noi?! La Confraternita di Saint Paul ha deciso di dedicarsi al loro studio. Non sa quante cose potrebbe imparare!
    Jonathan Reid: Questo non lo metto in dubbio.
    Edgar Swansea: D'accordo... allora sarò schietto: che ne dice di lavorare come medico qui al Pembroke Hospital? Non credo troverà un posto di lavoro che si addica meglio alla sua... situazione.
    Jonathan Reid: Non saprei... Stavo tornando a casa... per fare visita alla mia madre malata. Ma, ahimé, questo era prima che contraessi questa... malattia.
    Edgar Swansea: Dottor Reid, si prenda un attimo per rifletterci. Farebbe il turno di notte, il che giustificherebbe la sua assenza durante le ore diurne. Verrà adeguatamente rimborsato e avrà un posto dove nascondersi. Ho avuto persino l'accortezza di portare degli abiti puliti. Allora... Che ne dice?
    Jonathan Reid: Beh, lei è molto generoso. E io non ho molte alternative. Grazie mille, accetto.
    Edgar Swansea: Magnifico! Jonathan, questa è una giornata memorabile e l'inizio di una stupenda amicizia.
  • Fergal Bansha: Ti fai un giretto in chiesa, rinato? Vuoi richiedere un benestare divino... o leccare il sangue da una corona fragile e appuntita?
    Jonathan Reid: Chi sei? Mostrati!
    Fergal Bansha: Rinato, puzzi di rimorso e inutile compassione... Dimentica la tua vecchia, fragile identità. Liberatene.
    Jonathan Reid: Che cosa vuoi da me?
    Fergal Bansha: Ascalon non tollera i lupi solitari che attirano occhi indesiderati sul nostro terreno di caccia...
    Jonathan Reid: Quindi ti chiami Ascalon?
    Fergal Bansha: La volontà di Ascalon è legge per i vampiri. Falla tua. Rispettala. Altrimenti tornerò, come giudice e giuria.
  • Mary Reid: Allora, fratello... è ora di mettere fine a questa conversazione... per sempre...
    Jonathan Reid: Sai bene che non posso farlo...
    Mary Reid: Avanti, Dottore... fai finta che io sia un cane rabbioso... oppure di star eseguendo un'autopsia...
    Jonathan Reid: Non dire idiozie...
    Mary Reid: Li ucciderò tutti... Il caro dottor Swansea... La bella Lady dai capelli rossi... Ti punirò per quello che hai fatto.
    Jonathan Reid: Mary...
    Mary Reid: Non capisci? Questa non sono io... Il mio corpo non invecchia... Ho incubi continui... Metti fine a tutto questo... Permettimi di riposare...
    Jonathan Reid (dopo aver impalato Mary Reid): Troverò una cura, Mary... te lo prometto.
    Mary Reid: Fallo... e allora... ti perdonerò... [Ultime parole]
  • Doris Fletcher: Chi va là? Chi osa entrare nel mio regno? Avete intenzione di adorarmi o deridermi?
    Jonathan Reid: Sono qui per porre fine all'epidemia vampiresca, signorina Fletcher.
    Doris Fletcher: Ah, ma Doris Fletcher non esiste più... È stata consumata dalla carne putrida che adesso la ricopre.
    Jonathan Reid: È arrabbiata per ciò che le è successo, ma io posso aiutarla... Sono un medico, signorina Fletcher...
    Doris Fletcher: Doris Fletcher non c'è più! Tutto ciò che resta sono i sogni della regina che era e della regina che sarà... Fino ad allora, moriranno tutti, perché quello era il suo ultimo desiderio!
    Doris Fletcher: Aspetti... La prego, aspetti...
    Jonathan Reid: Che cosa?
    Doris Fletcher: Io... Non voglio morire...
    Jonathan Reid: Non sono qui per ucciderla, signorina Fletcher...
    Doris Fletcher: Mi risparmierà, allora? Salverà questo povero corpo decrepito? Il cuore le batte un po' più forte adesso? Allora le piaccio, Dottore?
    Jonathan Reid: No, signorina Fletcher, il mio cuore morto batte per una soltanto.
    Doris Fletcher: È bella? È dolce e tenera?
    Jonathan Reid: Ai miei occhi, sì.
    Doris Fletcher: Già la odio...
    Jonathan Reid: Lo so... E questo è, in parte, perché lei deve essere distrutta...
    Doris Fletcher: Ma aveva detto...
    Jonathan Reid: Che non sono venuto qui per ucciderla? Sì... Ma ora ho capito che lei rappresenta una minaccia e va fermata.
    Doris Fletcher (dopo aver preso in mano la sua lanterna): Chi si ricorderà di me? Lei?
    Jonathan Reid: Lei era Doris Fletcher, la più grande attrice della sua generazione, questo nessuno glielo porterà via.
    Doris Fletcher (prima di darsi fuoco con la lanterna): Grazie... e addio... [Ultime parole]
    Jonathan Reid: Addio, Doris.
  • Geoffrey McCullum: Bravo! Squisitamente melodrammatico.
    Jonathan Reid: McCullum!
    Geoffrey McCullum: Che strano. Sembra che la trovi tutte le volte che indago sull'infestazione di Skal...
    Jonathan Reid: Non voglio farle del male...
    Geoffrey McCullum: Non sono qui per lei... Ma una volta messi insieme i pezzi del puzzle, immagino che ci faremo una bella chiacchierata, lei e io...
    Jonathan Reid: Stia lontano da me, McCullum, lei e tutti i suoi mercenari.
    Geoffrey McCullum: Questo non glielo posso promettere, Dottor Reid... Ma la lascerò andare, per adesso.
  • Morrigan alias Regina Rossa: Pensi che il tuo paladino mi abbia sconfitto, figlio mio?
    Myrddin Wyllt alias Entità misteriosa: Nessuno potrebbe mai sconfiggerti, madre nostra, poiché tu sei ogni nostra radice e foglia.
    Morrigan alias Regina Rossa: Sei sempre stato il più divertente dei miei figli.
    Myrddin Wyllt alias Entità misteriosa: Allora torna al tuo riposo, mia regina... E sorridi a tutti noi nei tuoi sogni.
    Morrigan alias Regina rossa: Hanno avvertito la mia ira? Hanno sofferto abbastanza?
    Myrddin Wyllt alias Entità misteriosa: Più che mai, madre nostra.
    Morrigan alias Regina Rossa: Alla prossima volta.
    Myrddin Wyllt alias Entità misteriosa: Alla prossima volta.
  • Vecchia Bridget: Allora, è finita, giovane Ekon? Hai messo fine a questo terribile pericolo?
    Jonathan Reid: Vecchia Bridget? Cosa ci fai tu qui?
    Vecchia Bridget: Questo è il mio regno, ricordi? Questo è territorio degli Skal delle fogne.
    Jonathan Reid: Ma sono stati tutti massacrati... dal mostro che era diventata Harriet.
    Vecchia Bridget: Ne verranno altri... generati da vampiri ingannevoli... Non mi riferisco a te, ovviamente.
    Jonathan Reid: Pensavo fossi stata uccisa come gli altri Skal delle fogne.
    Vecchia Bridget: Ero di sopra, in cerca di aiuto, quando Harriet si è improvvisamente trasformata in questo... In quel momento non sapevo neanche cosa fosse.
    Jonathan Reid: Adesso è finita. Londra non è più avvolta dall'ombra del Disastro. Siamo tutti salvi.
    Vecchia Bridget: Sì, alla fine hai trionfato. Spero che mi perdonerai per il modo in cui sei stato accolto la prima volta che venisti qui nelle fogne.
    Jonathan Reid: Non c'è bisogno di scusarsi... Davvero.
    Vecchia Bridget: Magari non si racconteranno storie, né si canteranno canzoni su ciò che è accaduto qui oggi. Ma io saprò la verità: Jonathan Reid, vampiro rinato, si è fatto avanti e ci ha salvato tutti.
    Jonathan Reid: Sono onorato di far parte delle leggende di questa città. Grazie, Vecchia Bridget. Posso chiederti un'ultima cosa?
    Vecchia Bridget: Come potrei dire di no in un momento simile? Va bene, risponderò a te come ho risposto a Lady Ashbury quando è venuta qui qualche notte fa.
    Jonathan Reid: Ma chi sei tu, veramente?
    Vecchia Bridget: Sono nata col nome di Bridget Eleonor Wellington. Nel 1738 il mio adorato e immortale marito decise di conservare la mia bellezza e giovinezza per sempre, facendomi bere il suo sangue.
    Jonathan Reid: Eri la moglie di Lord Redgrave! E poi quel pallone gonfiato ti ha ripudiato, o mi sbaglio?
    Vecchia Bridget: È stato molto tempo fa. Ho trovato la pace col tempo... E spero sinceramente che la troverai anche tu... ora che è tutto finito.
    Jonathan Reid: No, non è tutto finito. Avrò anche posto fine all'epidemia vampiresca, ma devo ancora ottenere risposte dalla donna che amo.
    Vecchia Bridget: Temevo che avresti risposto così... E allora vai, giovane Ekon, e affronta il tuo destino. Ricorda che io sarò sempre qui per te.

Frasi su Vampyr

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  • Londra, 1918. Sei il Dr. Jonathan Reid e sei appena diventato un vampiro. Come medico, devi trovare una cura per salvare i cittadini, infettati dall’influenza. Come vampiro, sei condannato a nutrirti di coloro che hai giurato di curare. Accetterai il tuo mostro interiore? Sopravvivi e combatti contro cacciatori di vampiri, Skal non-morti e altre creature soprannaturali. Usa i tuoi terribili poteri per manipolare e indagare nelle vite di chi ti circonda e scegli la tua prossima vittima. Lotta per convivere con le tue scelte… le tue azioni salveranno o condanneranno Londra[1].
  1. Dalla descrizione del prodotto. Vedasi anche qui

Altri progetti

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