Vidiadhar Surajprasad Naipaul

scrittore trinidadiano
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Vidiadhar Surajprasad Naipaul (1932 – 2018), scrittore britannico nato a Trinidad e Tobago, premio Nobel per la letteratura.

Vidiadhar Surajprasad Naipaul nel 2016
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la letteratura (2001)

Citazioni di Vidiadhar Surajprasad Naipaul modifica

  • Accettare l'assimilazione in un certo senso significa accettare un'inferiorità permanente.[1]
  • Io sono il tipo di scrittore che la gente pensa che gli altri stiano leggendo.
I am the kind of writer that people think other people are reading.[2]
  • Odiare l'oppressione, ma temere gli oppressi.[3]
  • Senza la scrittura, ogni cosa diventerà insipida. Leggere non avrebbe più senso, perché uno scrittore legge con uno scopo.[3]
  • Vorrei una prosa trasparente, non voglio che il lettore inciampi su di me; voglio che lui veda attraverso le mie parole ciò che sto descrivendo. Non voglio che lui dica "Oh, santo cielo, com'è scritto bene!": sarebbe un fallimento.[4]

Sull'ansa del fiume modifica

Incipit modifica

Il mondo è quello che è; non c’è posto per le nullità, per chi permette a se stesso di diventare una nullità.

Citazioni modifica

  • In fondo, plasmiamo noi stessi in base all'idea che abbiamo delle nostre possibilità.
  • Nei momenti di panico tutti sanno essere risoluti; per agire durante un boom bisogna essere forti.
  • Un governo che non rispetta le proprie leggi può facilmente mancare di rispetto anche a te.
  • Una caratteristica dei grandi leader: saper intuire i bisogni della propria gente prima che vengano espressi. Ci vuole un africano per governare l'Africa – le potenze coloniali non l’hanno mai capito davvero.

Incipit di alcune opere modifica

Guerrillas modifica

Dopo pranzo Jane e Roche uscirono dalla loro casa sul Ridge per andare in macchina a Thrushcross Grande.[5]

Tra i credenti modifica

Sadeq doveva venire con me da Teheran alla città santa di Quom, cento miglia a sud.[5]

Citazioni su Vidiadhar Surajprasad Naipaul modifica

  • Non approvo la visione politica del mondo di Naipaul. Considero il suo punto di vista troppo antiquato, elitario e moralista. Penso tuttavia che sia una personalità intelligente, incisiva e abbia uno stile impareggiabile. (Diana Abu-Jaber)

Note modifica

  1. Dall'intervista in Jason Cowley, Le radici di Naipaul, Internazionale, n. 240, 10 luglio 1998, p. 26.
  2. Da Radio Times, 14 marzo 1979; citato in Aa. Vv., Oxford Dictionary of Humorous Quotations, a cura di Ned Sherrin, Oxford University Press, 2008.
  3. a b Citato in Paolo Lepri, Un fuga senza fine, Corriere della sera, 6 dicembre 2004, p. 25.
  4. (EN) I wish my prose to be transparent—I don't want the reader to stumble over me; I want him to look through what I'm saying to what I'm describing. I don't want him ever to say, Oh, goodness, how nicely written this is. That would be a failure.. Dall'intervista di Jonathan Rosen e Tarun Tejpal, 'V. S. Naipaul, The Art of Fiction No. 154, The Paris Review, n. 148, autunno 1998.
  5. a b Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia modifica

  • V.S. Naipaul, Sull'ansa del fiume, traduzione di Valeria Gattei, Adelphi, 2015.

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