Umberto Lenzi
regista, sceneggiatore e scrittore italiano (1931-2017)
Umberto Lenzi (1931 – 2017) regista, sceneggiatore e scrittore italiano.
Intervista di Carlo Prevosti, cineblog.it, 14 marzo 2009.
- [Lei è famoso come l'artigiano del cinema all'italiana, oggi è ancora possibile fare film di genere?] Il sistema dello spettacolo è cambiato. Il cinema di genere è stato soppiantato dalla fiction, ci sono solo pochi film di genere in Italia, penso per esempio a Gomorra. Il cinema di genere oggi dovrebbe sperimentare, ultimamente ho visto Redacted di Brian De Palma capace di mettere insieme linguaggi diversi, come cinema e internet. Quando penso a un film di genere, penso a questo. Il cinema però ha perso molto del suo mistero. Prima era fatto con macchine enormi, servivano luci potentissime. Per vedere quello che avevi girato dovevi aspettare anche tre ore, bastava una virgola fuori posto che dovevi rifare tutto, oggi con una videocamera in alta definizione giri quasi al buio senza luci. I mezzi sono cambiati, ma questo cinema mi interessa poco, è come girare coi telefonini...
- [La sua filmografia conta quasi settanta film in quarant'anni di carriera...] No, no, la interrompo subito! Sono sessanta! Alcuni sono apocrifi. Ci sono molte falsità sul mio conto. Mi attribuiscono una serie di pseudonimi che io non ho mai usato. Per esempio l'ultimo film che mi attribuiscono è Sarajevo inferno di fuoco che è stato fatto da un montatore e un produttore che hanno preso pezzi di un mio film, ne hanno rigirato alcune scene e l'hanno rimontato e non è firmato da me, ma chi lo vede riconosce scene del mio film e pensa che sia mio. Questo è un furto. C'è un film cinese che si chiama Bruce Lee riemerge dalla tomba, regia di Bert Lenzi, ma io mica l'ho fatto! Non so neanche chi era Bruce Lee. Come potrei fare causa a una società di Hong Kong? Spenderei un sacco di soldi... per che cosa?
- [Come è nata la sua amicizia con Quentin Tarantino?] Nel 1996 ho ricevuto una strana telefonata. Un uomo si è presentato come il figlio di Sylvester Stallone e diceva che era a Roma per girare a Cinecittà alcune scene di un film del padre (Daylight, ndr) e avrebbe avuto piacere a incontrarmi. Quando ci siamo visti si è rivelato un grande fan dei miei film e aveva con sé almeno venti vecchie locandine da far autografare per un suo amico, Tarantino appunto. L'amicizia con Quentin si è poi cementata al Festival di Venezia durante la rassegna "The Kings of Bs" dove hanno riproposto il mio Orgasmo dopo ventisette anni. Al pubblico piacque come allora, una gran soddisfazione.
Citazioni su Umberto Lenzi
modifica- [Alla domanda su chi erano i migliori registi italiani di film di genere, in particolare del poliziottesco] Io cito sempre Umberto Lenzi, che è il maestro di questo genere, con cui ho avuto la fortuna di fare 10-12 film. Mi ha colpito in Napoli violenta una sequenza dove il protagonista viene inseguito da un poliziotto in una piazza con un grande mercato, che viene attraversato a un certo punto da un funerale, con i cavalli. Il bandito deve passare attraverso questa fila di parenti in lacrime, mentre il poliziotto lo rincorre. Ora, tutto questo ha un sapore bello, poetico, forte. E il motivo è nel fatto che è tutto vero: come mi raccontò Lenzi, si erano messi su un terrazzo con una macchina da presa e avevano spiegato agli attori che sarebbe passato un funerale, quindi questi davvero attraversavano un mercato in pieno giorno e un vero funerale, senza che nessuno sapesse che qualcuno stava girando un film. Se non è questo il cinema-verità... Insomma, c'è persino una giustificazione culturale in questo modo di fare cinema: in fondo siamo tutti figli del Neorealismo, la scuola italiana è quella, nel bene e nel male. (Franco Micalizzi)
Filmografia
modificaFilm
modifica- Milano odia: la polizia non può sparare (1974)
- Roma a mano armata (1976)
- Il trucido e lo sbirro (1976)
- Il cinico, l'infame, il violento (1977)
- La banda del gobbo (1977)
Altri progetti
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