Ultimo mondo cannibale
film del 1977 diretto da Ruggero Deodato
Ultimo mondo cannibale
Una scena del film
Titolo originale |
Ultimo mondo cannibale |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1977 |
Genere | avventura, horror, pornografico |
Regia | Ruggero Deodato |
Soggetto | Renzo Genta, Giorgio Carlo Rossi |
Sceneggiatura | Gianfranco Clerici, Renzo Genta |
Produttore | Giorgio Carlo Rossi |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Ultimo mondo cannibale, film del 1977, regia di Ruggero Deodato.
Citazioni su Ultimo mondo cannibale
modificaFrasi promozionali
modifica- Una storia vera firata tra le tribù dove è veramente accaduta!
- La scamificazione del braccio
- lo squartamento del coccodrillo
- il cannibalismo nei suoi dettagli più orripilanti
- l'uccisione delle figlie femmine
- il pitone che divora l'iguana
- l'amore selvaggio[1]
- È tutto ambientato in Malesia ed è stato girato con una troupe in mezzo alla giungla, tra serpenti e sanguisughe. I critici scrissero che l’avevo girato a Campo Imperatore in Abruzzo. Ma mi chiedo ancora come abbiano potuto mai fare un tale accostamento.
- L’anno prima vidi alcune foto di una tribù di cannibali e mi affascinò moltissimo il loro mondo, così mi documentai sulle origini del cannibalismo e decisi di scrivere e dirigere Ultimo Mondo Cannibale, l’anno successivo.
- L’idea di Ultimo mondo cannibale nacque da un numero del 1972 della rivista National Geographic, "Stone age men of the philippines". Ho cannibalizzato completamente le foto e le notizie della rivista. Poi ho letto molti libri sull’antropologia e ho applicato fedelmente tutta la "lavorazione cannibalica" degli indigeni dei tempi passati.
- La trama del film la presi da un fatto realmente accaduto: un figlio di Rockfeller cadde con il suo Cessna in una foresta equatoriale e ai tempi si disse che dei cannibali se lo mangiarono. Le location le scelsi guardando alcune immagini su National Geographic fotografate nella gungla di Mindanao.
- Ultimo mondo cannibale è stato uno dei film più faticosi che ho fatto. I primi giorni la troupe mi voleva uccidere, poi si sono ambientati. [...] I miei colleghi che giravano in Malesia andavano al parco nazionale di Kuala Lumpur, io e l’aiuto regista invece abbiamo preso un piccolo aereo e siamo andati nella giungla, quella vera. Vedendo quel paradiso decisi di girare proprio lì, accanto ai veri cannibali. Erano diciotto in tutto e c’era un ranger a sorvegliare sia noi che loro. Ricordo che mettevamo i pacchetti di sigarette a 150 metri e loro li centravano facilmente con le cerbottane. Erano straordinari. Gli aborigeni poi non avevano linguaggio o gestualità, emettevano solo dei suoni e per farli muovere mentre riprendevo ero costretto ad imitarli. Nel ’76 raccontavo cose che la gente non conosceva. Ora i turisti riescono ad andare ovunque, non vi è più verginità di location, invece all’epoca era un terreno inesplorato.
Note
modifica- ↑ Dalla locandina in italiano Cfr. Jungle Holocaust poster 01, http://wrongsideoftheart.com
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