Tu la conosci Claudia?
Tu la conosci Claudia?
Titolo originale |
Tu la conosci Claudia? |
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Paese | Italia |
Anno | 2004 |
Genere | commedia |
Regia | Massimo Venier |
Soggetto | Valerio Bariletti, Walter Fontana, Massimo Venier |
Sceneggiatura | Aldo, Giovanni & Giacomo, Valerio Bariletti, Walter Fontana, Massimo Venier |
Produttore | Paolo Guerra |
Interpreti e personaggi | |
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Tu la conosci Claudia?, film italiano del 2004 con Aldo Baglio, Giacomo Poretti, Giovanni Storti e Paola Cortellesi, regia di Massimo Venier.
Sì, lo so che cosa state per dire: "Che palle, la voce fuori campo!". Lo penso sempre anche io quando vado al cinema, ma c'è da dire che è comoda. Due frasettine in croce, e hai spiegato tutto quello che c'è da spiegare. Quindi facciamo così, decidete voi: mezz'ora di noia mortale e scene emblematiche che ti spiegano chi sono i personaggi, che lavoro fanno, che problemi hanno, oppure un minuto di voce fuori campo. Perfetto: voce fuori campo! (Claudia)
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Allora... io mi chiamo Claudia. E questo è Giovanni, è mio marito. L'ho sposato sette anni fa, e non chiedetemi perché... non mi ricordo. Non abbiamo avuto figli. All'inizio non li voleva lui, poi non li volevo io, e adesso... insomma, diciamo che abbiamo smesso di parlarne. E... non solo di parlarne...! Una volta al mese, mio marito fa un esame di coscienza... così, giusto per vedere se è tutto a posto, se le cose tra noi vanno bene e se si può fare qualcosa per migliorarle. Uno... due... tre... quattro... cinque secondi. Eh, più del solito! Se c'è un filo di crisi nel nostro matrimonio... forse non è tutta colpa mia. Questo, invece, è Aldo... e Aldo... be', Aldo è un po' un caso a parte. Chi sia Aldo per me è un po' difficile da spiegare... non che mi vergogni, eh, per carità... non fraintendetemi. È che se dovessi spiegarvi come ci siamo conosciuti e come è andata a finire, e tutta una serie di dettagli che stanno in mezzo... insomma, giuro che non è colpa mia! È successo tutto per caso... eh, mi sono messa in un grande casino! (Claudia) [come voce fuori campo]
- Senta, io mi prendo le mie responsabilità, ma siamo sicuri che il chiosco non sia abusivo? (Aldo) [ad un vigile, dopo aver travolto in pieno una bancarella]
- E poi c'è Giacomino. Giacomo è facile: avete presente il luogo comune trito e ritrito dell'uomo che ha superato i 40 anni, e comincia a sentire lontano lontano l'odorino della morte? E allora si mette lì a fare un bilancio della sua vita di quello che ha, quello che non ha, di quello che ha fatto, di quello che non ha fatto, e di quello che gli resta da fare? Ecco, quel luogo comune lì... solo un po' più basso... è Giacomo. Ecco, adesso sta facendo una scommessa con se stesso. Ed è davvero convinto che se farà canestro, la sua vita cambierà. Vabbe'... sarà per un'altra volta! E per finire... eccomi qua. Questa sono io. Parlare di me mi ha sempre imbarazzata, divento tutta rossa, mi sudano le ascelle. È uno dei miei problemi, ma... ci sto lavorando. Dietro quella porta che sta per aprirsi, c'è il finale di questa storia. Facciamo così, decidete voi: restiamo qui altri dieci secondi aspettando che si apra, oppure arriva il buio, vi sorbite tutta la storia e ci rivediamo qui fra un'ora e mezza. Mi spiace, stavolta decido io: Buio! (Claudia) [come voce fuori campo]
- Lo sai che Giulia ha fatto una cura dimagrante a base di banane? Veramente: è dimagrita? No! Però devi vedere come si arrampica! (Voce d'una comica alla televisione) [barzelletta]
- Ma proprio adesso che mi stavo innamorando, che ero deciso di fare il passo più lungo della gamba! Io lo so quando è crollato tutto: è stato quel maledetto momento in cui abbiamo visto insieme il marito! (Aldo) [piangendo]
- Aldo, quando una donna ti dice che ci deve pensare, vuol dire che ci ha giá pensato! Ti ha mollato! Finito! (Taribo)
- Claudia non esiste, suo marito non esiste! Claudia non esiste, suo marito non esiste! (Aldo e Taribo)
- Senti, "NonSoloTaxi", ma come guidi? Porca puttana, va' come hai conciato la macchina... Allora, di constatazione amichevole non ne parliamo neanche, eh, tanto nessun giudice ti darebbe ragione! (Giovanni) [dopo aver tamponato Aldo, fermatosi bruscamente]
- C'è un posto dove posso vomitare un attimo? Un posto specifico per il vomito, insomma: un vomituario, anche di modeste proporzioni. (Aldo) [a Giacomo, a casa del quale stava discutendo dell'incidente assieme a Giovanni]
- Se queste mura potessero parlare, si dovrebbero confessare! Fuochi! Fiamme! Sodoma! Gamarra! Eh? (Aldo) [a Giacomo, che si stava confidando sulla sua frequentazione con Claudia]
- Miiii, che bello! Unplugged! (Aldo)
- [Rivolgendosi ad Aldo che, avendola riconosciuta come la voce del GPS, era scoppiato in una manifestazione di gioia fuori luogo] Se non la smette immediatamente, chiamo i carabinieri. E non sto scherzando. (Signorina del GPS)
- Oh, [indica l'orologio] è alta stagione esagerata! Ma lo sapete come si dice dalle mie parti? «Chi per la fretta caca nell'ortica, spesso il culo gli formica». (Vanni Maceria) [proverbio]
- Ma che cosa volete stare a girare come la merda nei tubi?! E venite da me, no? Vi ospito io. Crostini toscani, vino toscano, cinghiale toscano, e poi per finire: botta di stornelli toscani improvvisati!! Tutta la notte si schiatta dal ridere. [si mette a ridere e arrossisce] Eh? (Vanni Maceria)
- Va beh: basta così! Quello che è successo dopo ve lo risparmio, ma se pensate che è stato facile prendere una decisione vi siete sbagliati. Con Aldo e Giacomo qualche volta ci siamo incontrati, e posso dire che siamo diventati quasi amici. Aldo, appena tornato, è andato a vivere con la sua Claudia. È stata una settimana bellissima. Poi, un sabato, si è accorto che non la sopportava più ed è scappato dalla finestra. Lei è ritornata da suo marito e pare che stia bene. Giacomo si è fatto dare un passaggio fino a casa di Silvia. Quello che aveva capito era che voleva rimettersi con la sua ex moglie. Quello che non aveva capito era che lei non ne aveva la minima intenzione. Dopo dieci giorni si sono lasciati di nuovo. Adesso, se non altro, Giacomo e Aldo sono diventati buoni amici, si divertono. Agosto, al mare, l'hanno passato insieme. Quanto a me e Giovanni le cose ora sono molto diverse: abbiamo ripreso a uscire tutte le sere, anche quando c'è la Champions League. Diciamo che per ora le cose vanno bene così. Poi... poi si vedrà... (Claudia) [come voce fuori campo]
- [sentendo il bambino dei vicini che piange forte] Allora lo vogliamo far smettere di piangere 'sto bambino o no, eh? Sono le tre di notte! [più furioso di prima] Li vogliamo spendere 'sti due soldi per farlo visitare da uno specialista o no, eh? Ve ne consiglio uno: Dott. Sirchioli. 6832173! [sempre più infuriato] Cosa faccio, chiamo i carabinieri, eh??? [partono i titoli di coda]
Allora, questa è l'ultima volta, va bene? Avvicinatelo.[si mette a cantare]
Ninna nanna, ninna oh,
questo bimbo a chi lo do?
Lo daremo alla Befana
che lo tiene una settimana.
Lo daremo al lupo nero
che lo tiene un anno intero.
Lo daremo al paparino,
se lo porta in motorino.
Ninna nanna, ninna oh,
questo bimbo a chi lo do?
Lo daremo alla nonnina
che lo mette giù in cantina.
Lo daremo al fratellino
che lo mette nel camino!
Lo daremo al dottor Sirchioli,
che lo impasta coi ravioli.
Ninna nanna, ninna oh...
[il neonato tace e Giovanni se ne va, ma subito ricomincia a piangere; allora Giovanni riprende a cantare]
Ninna nanna, ninna oh,
questo bimbo a chi lo do?
Lo daremo a Giosuè,
se lo porta un po' con sé. (Giovanni)
Dialoghi
modifica- Aldo: Buongiorno! Dove andiamo di bello?
Passeggero: Piazza Wagner.
Aldo: Wagner, complimenti! Wagner! Il grande e irreprensibile Wagner! Compositore austriaco recentemente scomparso, autore del Lohengrin, opera che più o meno fa così... [inizia a intonare una melodia]
Passeggero: Senta... A parte che è il Bolero di Ravel, e poi ho una certa fretta: piazza Wagner, al ventisette.
Aldo: Ah! Questo è il Bolero?! Questo è il Bolero?! Vabbe'... Un attimo che impostiamo il navigatore, perché un conto è chi è Wagner e un conto è dov'è Wagner! Wagner si scrive con la G di Goethe?
- Claudia: Senti, ma perché stasera non andiamo a mangiare fuori? Una cosa semplice eh, una pizza.
Giovanni [guardando Passaparola in TV]: Eh... Si boh... Dopo vediamo. Passaparola!
Claudia: Magari un cinemino! È tanto che non ci andiamo!
Giovanni: Sì... Magari... Mi son già tolto le scarpe...
Claudia: O sennò restiamo anche a casa...
Giovanni: Eh!
Claudia: Tranquilli...
Giovanni: Ma sì...
Claudia: Ma sì, infatti, stiamo a casa.
Giovanni [contento]: Dai!
- Claudia: Ma scusa, non guardi Passaparola? C'è la ruota finale... [Giovanni la interrompe]
Giovanni: Ma chi se ne frega di Passaparola! Lo sto registrando!
- Giovanni [dopo che Claudia chiude una chiamata]: Chi cazzo era a quest'ora?
Claudia: Che ne so, uno che ha sbagliato.
Giovanni: Uno che ha sbagliato alle due di notte?
Claudia: Giovanni, non è che dopo le due di notte non si può sbagliare...
Giovanni: Sì ma io voglio sapere chi ha sbagliato...
Claudia [perde la pazienza]: Senti: è tardi, sono stanca e non ne voglio parlare! Lasciami dormire. Buonanotte.
- Claudia: Ma ti rendi conto che [si riferisce a Giovanni] è stronzo!? Io mi spacco la testa per cercare di salvare 'sto cazzo di matrimonio e lui cosa fa??? Che pezzo di merda...
Luciana: E tutte le belle cazzate che avete fatto ultimamente, anche quelle per salvare il matrimonio? Claudia, sono mesi che dici che sei stanca, che dici che sei confusa, che lo vuoi lasciare...
Claudia [inizia a piangere]: Allora vuol dire che deve finire così... [si asciuga una lacrima con la mano]
- Giovanni: E allora sai cosa faccio? Adesso vado lì, e a questa domanda deve rispondere: o lui o me. Capito?
Giacomo: A parte che tecnicamente non sarebbe una domanda... Comunque, ho capito.
- Aldo: Allora com'è andata ieri notte?
Giovanni: Mah, niente.
Aldo: È andata male?
Giovanni: Ma no, il discorso non è andata bene o andata male...
Aldo: Insomma, dovete ancora... discutere?
Giovanni: Ma no, il discorso non è discutere...
Aldo [perde la pazienza]: 'Mariiia, mi stai facendo venire l'herpes! Che cosa vi siete detti? Che è successo???
Giovanni: Se n'è andata, è finita!
Aldo [prima esulta e Giovanni lo squadra di colpo]: No, niente. Mi è arrivato un SMS che aspettavo...
Giovanni: Solo che adesso cosa faccio, eh? Cosa faccio?
Aldo: Ma sì! Ma che vuoi fare? È la vita, dai! Oggi a te e domani a me, la cosa gira. Felice tu, felice un altro.
Giovanni [sarcastico]: Grazie! Sto già meglio!
Aldo: Mi sono spiegato male... E adesso lei dov'è?
Giovanni: Eh... Eh, dov'è... Lo so io dov'è: è insieme a quel bastardo, ecco dov'è!
Aldo [si preoccupa]: Quale bastardo?
Giovanni: Ma perché, non ti ha detto niente il tuo amico?
- Navigatore: Percorrere questa strada per settecentonovantanove chilometri. [passa un minuto] Percorrere questa strada per settecentonovantotto chilometri.
Giacomo: Ma questo navigatore è proprio indispensabile?
Aldo: Metti che poi sbagliamo strada.
Giovanni: Ma siamo in autostrada, è sempre dritto! Come cazzo fai a sbagliar strada?
Aldo: Vabbe', non lo so spegnere, contento?! Lo so accendere ma non lo so spegnere. Si spegne solo quando si arriva, è concepito così! Qualche problema?!
Giacomo [sarcastico]: ...Che bel clima.
Giovanni: Che poi voglio proprio vedere... Me lo deve dire in faccia che il nostro matrimonio è finito per colpa [indicando Aldo] di un tassista terrone e dislessico!
Aldo: Ti comunico che il terrone apoplettico...
Giovanni: Dislessico!
Aldo: Mmmmhhh, come preferisci! Comunque il suddetto terrone dislessico, in due mesi di frequentazione è riuscito a ridargli una voglia di vivere, a Claudia, che tu nemmeno se vivrai con lei diciotto secoli riuscirai a darle, va bene? E comunque se te lo vuoi sentir dire in faccia quanto sei noioso, tra settecentonovantotto km sarai servito.
Navigatore: Percorrere questa strada per settecentonovantasette chilometri.
Aldo: Novantasette!
Giovanni: Che poi io, al limite, una sbandata per un tamarro come te sono anche disposto a capirla. Son quelle cose nella vita che devi fare per forza... Che poi però riponi nel cassetto "cazzate dell'esistenza", dove tu abiti tra l'altro. Ed è finita lì... Ma con questo qui dietro [indicando Giacomo]... Ma cosa cazzo mai ci avrà trovato? Cosa ci avrà visto in questo qua? Mi è inconcepibile! Non riesco a capirlo proprio! È una cosa al di là! Que... Cioè... "Onde del destino"... Ma vai a cagare...
Giacomo: Forse perché io riuscivo a farla parlare, eh? Perché se non te ne sei mai accorto caro mio, le donne han bisogno di parlare... Ma non solo loro, è proprio l'essere umano in se stesso è fatto di linguaggio, se non c'è la parola, tra gli esseri umani, la comunicazione, cioè è... [vedendo che Aldo al suo discorso sbadiglia] E vabbe'...
Aldo: Bravo Giacomino, bravo! Parla, parla! Ma dopo tutto quel gran parlare, una donna deve estrinsecare la sua femminilità selvaggia... E allora...
Giovanni: E allora cosa?
Aldo: E allora...
Giovanni: Hai detto allora, e allora cosa?
Aldo: Quando una donna...
Giovanni: No, non mi interessa quando, mi interessa allora! Hai lasciato allora coi puntini, riempili!
Aldo: Giovanni, non è che posso riempirli tutti io i puntini. Penso di averne già riempiti abbastanza...
Giacomo: Se posso dire... [Giovanni lo interrompe furioso]
Giovanni [gridando]: Stai zitto! Tu devi stare zitto! Punto!
Aldo: Vuoi che ti riempia anche quello? Di puntino?
[Passa qualche ora e si fa notte]
Navigatore: Percorrere questa strada per 455 chilometri.
Giovanni [vedendo Aldo con gli abbiocchi]: Ohi! Ohi! Ohi! Vuoi che guidi io?
Aldo: Piuttosto che far guidare a un altro mi ammazzo.
Giovanni: Allora se magari prima mi fai scendere...
Aldo: Vabbè... Visto che non c'è il fisico ci fermiamo a dormire. Conosco un posto qui vicino.
Giovanni [vede ancora Aldo con gli abbiocchi]: Ma allora! [più tardi vede che si fermano in mezzo alla strada] Ma sei scemo? Ma spiegami perché non possiamo andare in un albergo!
Aldo: Regola numero quattro: il taxi non si abbandona mai, cascasse il mondo, piuttosto mi faccio ammazzare a testate! E comunque, se vuoi un alberghetto usi le tue gambette da rannocchietto gracile e cammini, va bene?
Giacomo: Già ben capito come va a finire: si pernotta in un albergo a quattro stelle, servizio in camera... e anche la compagnia non è male, va. [a Giovanni] Dai ciccio, datti da fare!
Giovanni [ad Aldo]: E tra l'altro, questa macchina di merda qua ma chi vuoi che te la ciuli?
Aldo: Dicevi così anche di tua moglie.
- Navigatore: Tra cinquecento metri svoltare a destra. Tra quattrocento metri svolt...
Aldo [dopo averlo preso a pugni]: Taci, zoccola! [a Giovanni] Complimenti per la scelta della casa, eh? Comoda! Sono due anni che siamo in giro e mancano ancora seimila chilometri. E poi come fai ad esser così sicuro che Claudia è al mare?
Giovanni: Ha preso le chiavi.
Aldo: Magari erano le chiavi del solaio.
Giacomo: Eh beh sì, magari è lì in solaio che riflette.
Giovanni: Ma no, è impossibile: non ce l'abbiamo il solaio. [Aldo lo squadra] Cioè: ce l'abbiamo, però le chiavi ce le ha il vecchio inquilino e quindi... [Aldo lo squadra di nuovo] Oddio... Adesso mi fate venire un dubbio...
- Giovanni: Sì ma quando cacchio arriva 'sto carro attrezzi?
Giacomo: Eh, devi star calmo però: dopotutto son passate solo... tre ore.
Giovanni [sente il motore del carro attrezzi]: Oahhh!
Vanni Maceria: Su di noi | l'amore è una favola...
Giovanni: Sì, però...
Vanni Maceria: Su di noi | se tu vuoi volare | ti porto lontano | nei campi di grano | a fare l'amore con me.
Giovanni: Ho capito, però sono anche...
Vanni Maceria: Tu dimmi ti amo | e vieni nel grano | nel prato più bello che c'è... Pupo! Pupone! La più grande rocchestarre italiana di tutti i tempi! L'eroe di Ponticino, deh!
Giovanni: Si ho capito, ma son tre ore e mezza che la stiamo aspettando!
Vanni Maceria: Oh scusate eh, bimbi... è alta stagione esagerata! È già un miracolo che sia arrivato qui io!
Giacomo: Botta di culo, eh?
- Vanni Maceria: Bimbi, c'ho una bella notizia per voi: avete spappolato il carburatore! È tutto "sgarganato"!
Aldo: Che ha detto?
Giacomo: Carburatore.
Aldo: Ha detto carburatore?
Giovanni e Giacomo: Carburatore, carburatore.
Aldo: Carburatore proprio? Le parole erano queste? [si preoccupa] Ma no! Il carburatore no! E gli volevo bene come un figlio!
Vanni Maceria: Ma per te è Natale con le palle! Perché in mezzo alle palle ci sono io, il regalo: Vanni Maceria, il Brunelleschi dei Carburatori!
Giovanni: Però è simpatico.
Aldo: Senta, signor Brunelleschi dei Carburatori, e quando sarebbe pronta la macchina?
Vanni Maceria: Ar tocco è tutta pronta a modino.
Aldo e Giovanni: Oh, grazie signor Maceria.
Giacomo: Ma che cazzo avete capito? Vuol dire che è pronta domani all'una!
Giovanni: Eh, no... Dottor Maceria, non possiamo aspettare il tocco a modino.
Vanni Maceria: Oh, [indica l'orologio] è alta stagione esagerata! Ma lo sapete come si dice dalle mie parti? «Chi per la fretta caca nell'ortica, spesso il culo gli formica!» [proverbio]
- Aldo [preoccupato]: Che ci faccio qui? Che ci faccio qui?? Che ci faccio qui? Che ci faccio qui, Giacomino?
Giacomo: Ascolta, adesso tu bevi questo bicchiere d'acqua e vedrai che ti rassereni, vai. [Aldo lo beve] Va'... Oah! Hai visto? [Aldo butta dietro il bicchiere riducendolo in mille pezzi] Il bicchiere... Il bicchiere, del servizio buono!
Aldo [perde la pazienza]: Che me ne frega a me del tuo servizio di cristallo di Boemia, Giacomino, non fare il piccolo borghese! Sto impazzendo! Ho anche buttato il telefonino nel naviglio... [inizia a piangere] E chissà quante volte m'ha chiamato e non m'ha trovato...
Giacomo [cerca di consolarlo]: Stai calmo. Stai calmo. Adesso ripeti tutto, aliena in italiano, e senza piangere. Guardami negli occhi. Allora: eravate al fast food tu e Claudia...
Aldo [cerca di smettere di piangere]: Eravamo al fast food io e Claudia... [si rilassa] Avevamo appena finito di fare l'amore. E tu, Giacomino, mi insegni che dopo aver fatto l'amore niente è meglio di un Big Mac...
- Aldo: Ah Ho capito! Quasi dimenticavo... per la corsa sarebbero tremilaseicento euro.
Giacomo [strabuzza di colpo gli occhi e lo squadra]: Come tremilaseicento euro?!?
Aldo: Ah, gia: cappuccio e brioche... Quelli li offro io... Che vuoi? Sono fatto così. Chiamami scemo... chiamami "unplugged", ma sono fatto così...
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