Tre di notte
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Citazioni sulle tre di notte.
- Alle tre del mattino l'odore del casinò, il fumo e il sudore danno la nausea. A quell'ora, il logorio interiore tipico del gioco d'azzardo – misto di avidità, paura e tensione nervosa – diventa intollerabile. I sensi si risvegliano e si torcono per il disgusto. (Ian Fleming)
- Alle tre di notte il sangue scorre lento e denso e il sonno è pesante. L'anima dorme nella beata ignoranza dell'ora o si guarda intorno in preda alla totale disperazione. Non c'è via di mezzo. Alle tre di notte quella vecchia puttana che è il mondo è senza trucco e non ha naso e ha un occhio di vetro. La gioia diventa fragile e si svuota di sostanza, come nel castello di Poe assediato dalla Morte Rossa. La noia soffoca l'orrore. L'amore è sogno. (Stephen King)
- E poi, di notte, arrivavano tutti i pensieri. Insieme alla paura e insieme ai perché. Arrivavano tutti di notte, in mezzo alla notte, nel punto più lontano dalla luce del domani. Nel punto più lontano da ieri con lui. Allora gli occhi le si aprivano. La mano al comodino a cercare la luce, a cercare lo smartphone per vedere quanto è notte. Che ora è? Le tre sono l'ora peggiore. L'ora più lontana dalla luce, l'ora più lontana da lui. (Mauro Leonardi)
- Erano le tre in punto, le tre del mattino, quando agisce il maligno. Per i demòni è un modo di prendersi gioco della Trinità. Sono l'opposto delle tre del pomeriggio, l'ora del miracolo, che nella tradizione è ritenuta l'ora della morte di Cristo. (The Exorcism of Emily Rose)
- Ero un'eroina. Ero abituata a uscire alle tre di mattina per fare qualcosa di stupido. (Watchmen)
- Gli ubriachi delle tre di notte, in tutta l'America, stavano fissando un muro, dopo averci finalmente rinunciato. Non che fosse necessario essere ubriachi per soffrire, per farsi annientare da una donna, ma se uno soffriva poteva anche darsi che finisse ubriaco. (Charles Bukowski)
- Io non vado a dormire prima delle tre, | poi mi sveglio e mi chiedo il sole dov'è. (Ghali)
- Le tre del mattino. Percepisco questo secondo, e poi quest'altro, faccio il bilancio di ogni minuto. Perché tutto questo? – Perché sono nato. È da un tipo speciale di veglia che deriva la messa in discussione della nascita. (Emil Cioran)
- Ma alle tre del mattino, un pacchetto dimenticato assume la stessa importanza tragica d'una condanna a morte, e la cura non ha effetto – e in una reale notte in fondo all'anima sono sempre le tre del mattino, giorno dopo giorno. (Francis Scott Fitzgerald)
- Napoleone parlava del "coraggio alle due di mattina". Scott Fitzgerald disse: "In una notte buia dell'anima, sono sempre le tre del mattino". Ma quando uno si deve alzare alle sette, e non ha ancora fatto il tema per oggi... le sei e cinquantanove è il peggior momento del giorno! (Charles M. Schulz)
- Perché le tre del mattino è sempre l'ora preferita per metter su un cd di Nick Cave, cadere in depressione e suicidarsi? (E morì con un felafel in mano)