Tommaso Marini

schermidore italiano (2000-)

Tommaso Marini (2000 – vivente), schermidore italiano.

Citazioni di Tommaso Marini

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  Citazioni in ordine temporale.

Tommaso Marini: "Io, il fioretto e Instagram: mi scambiano per modello"

Intervista di Mattia Chiusano, la Repubblica, 30 luglio 2022, p. 37.

  • È stata una bellissima annata, ho affrontato la prima stagione di Coppa del mondo completa e ho vinto il trofeo. L'argento mondiale brucia, ma non ha senso ripensarci, cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno.
  • Mi dipingo le unghie, e allora? Ognuno è libero di fare quel che vuole, vivo nella massima libertà. Sono così anche i miei amici. Una parte dei giovani della mia età è più aperta, libera come le ragazze con cui esco.
  • Non mi sento modaiolo, ma per me un abito è come un'opera d'arte. Durante il periodo del Covid e anche dopo – quanta paura di contagiarmi – ho acquistato abiti che hanno ancora l'etichetta. Non vedo l'ora di sfoggiarli.

Intervista di Eduardo Accorroni, rivistaundici.com, 9 agosto 2023.

  • Lo sport ad alti livelli ti aiuta moltissimo. In primis metterei il rispetto delle regole, un qualcosa che al giorno d'oggi viene sempre meno. Ti insegna anche l'importanza dell'organizzazione, il rispetto versi gli altri, verso il tuo avversario. Sono valori che trovo fondamentali per la nostra società: lo sport, sotto questo punto di vista, è stata un'ottima palestra di vita.
  • Non ti nascondo che allenarsi tutti i giorni, due volte al giorno, implica un grande sacrificio. È un investimento di forze fisiche e mentali. Tra l'altro, se si inizia da giovanissimi come ho fatto io, è ovvio che si vadano anche a sacrificare molti momenti di divertimento. Però penso che se una persona ha la fortuna di avere un sogno, e crede particolarmente in qualcosa, è giusto che faccia dei sacrifici e faccia di tutto, impieghi tutte le sue forze per raggiungerlo. Ovvio, non è stato sempre semplice...
  • Ho sempre preferito gli sport individuali a quelli di squadra. Semplicemente, mi piace cavarmela da solo, mi piace affrontare determinate sfide senza dover contare sugli altri. Mi capita di aver bisogno di momenti di solitudine, quindi, sicuramente, anche questa mia attitudine mi ha spinto a scegliere uno sport individuale.
  • [...] per tutti i miei grandi risultati, le gare sono state precedute da una giornata di panico. Continuavo a ripetermi: non ce la farò mai, che ci vado a fare... Quindi, di conseguenza, cerco di vivermi le gare come se fossero un gioco, provo a distrarmi senza pensare troppo al peso della sfida. Poi, chiaramente, quando cala la maschera, voglio solo vincere. Però. ecco: penso alla vittoria solo quando inizia l'incontro. Prima cerco solo la tranquillità.

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