Tintoretto
pittore italiano del XVI secolo
Jacopo Robusti, noto come il Tintoretto (1519 – 1594), pittore italiano.
Citazioni sul TintorettoModifica
- Fu gran disegnatore e gran colorista. Soleva dire che il colore si vende nelle botteghe, e che il disegno è nella testa degli uomini grandi. Diceva altresì che col bianco e col nero si fa qualunque cosa ben rilevata. (Francesco Milizia)
- Fu maravigliosa la sua celerità nel lavorare; e più maravigliosa ancora l'inuguaglianza delle sue produzioni; alcune buone e belle, altre pessime e scorrette in tutte le parti. (Francesco Milizia)
- Grande ricercatore dell'effetto drammatico e decorativo, il Tintoretto si valse molto della luce viva o dell'ombra oscura, delle grandi masse aeree soleggiate e nuvolose, per dare l'intonazione lieta o triste ai suoi quadri ed accentuarne il sentimento. Figlio del popolo e della natura, nemico del classicismo, egli dipinse le sue scene bibliche sotto un aspetto moderno, e i personaggi sacri sotto il costume dei patrizi o dei popolani Veneziani, ciò che diede una nota viva ai soggetti vecchi. (Evelyn Franceschi Marini)
- Meno abile colorista del Tiziano, lo superò nell'arditezza del concetto e nella potenza del disegno. Sommo maestro del chiaroscuro e dello scorcio audace, egli fu il vero Michelangelo della pittura Veneziana. (Evelyn Franceschi Marini)
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OpereModifica
- Miracolo di san Marco (1548)
- Susanna e i vecchioni (1557 circa)
- Trafugamento del corpo di san Marco (tra il 1562 e il 1566)
- San Marco salva un saraceno durante un naufragio (tra il 1562 e il 1566)
- Ritratto di Jacopo Sansovino (1566 circa)