Terézia Mora
scrittrice ungherese
Terézia Mora (1971 – vivente), scrittrice e sceneggiatrice ungherese.
Intervista di Valeria Vantaggi, vanityfair.it, 9 novembre 2024.
- Penso che [tra i giovani della Repubblica Democratica Tedesca (DDR)] ci fossero due grandi domande nella mente di tutti: 1. Cosa mi lasceranno imparare? Che tipo di scuola secondaria mi permetteranno di frequentare? Cosa posso diventare se non mi unisco al partito? 2. Mi sarà permesso di vedere il mondo? Potrò viaggiare, leggere, ascoltare la musica che voglio e andare alle mostre? In una dittatura, vivi comunque sempre in situazioni asfissianti, ristrette, anche se non sei un ribelle, anche se non temi di essere denunciato, arrestato o ucciso. L'orizzonte non è molto ampio e non credo che ci siano giovani che abbiano potuto trovare tutto questo affascinante. I giovani vogliono essere liberi e vogliono fare proprio il mondo».
- Si dice spesso che le donne nella DDR avessero maggiori opportunità di lavoro e di sostentamento, per loro e per i loro figli. E questo è vero. C'era anche una legge sull'aborto più liberale e la pillola era gratuita. Il controllo delle nascite è una cosa importante nella vita delle donne, e se uno Stato non lo rende più difficile, non è cosa da poco. Ma questo significa anche che erano donne più emancipate? Per quanto ne so, erano donne orgogliose del loro lavoro, di quello che avevano fatto. Ma nel loro ambiente familiare erano sfruttate come la maggior parte delle donne, ed era rarissimo vederle in ruoli di leadership. Ricordo una statistica: le donne della Germania Ovest avevano quattro ore al giorno da dedicare solo a se stesse, mentre le donne della Germania Est ne avevano solo una.
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