Citazioni sulla tarda modernità o modernità liquida.

  • Siamo vissuti sotto il peso di due grandi illusioni molto ideologiche e che non riflettevano minimamente la realtà. La prima è appunto che la modernità e la postmodernità siano epoche di grande fluidità. Immagino che ci si riferisca al fatto che non ci sono più i lavori fissi, i matrimoni eterni, le appartenenze nazionali forti. Ma basta questo a dire che viviamo in un mondo evanescente? È vero il contrario: ogni nostra azione è registrata, dalla mail che spediamo al biglietto che compriamo. Non abbiamo mai lavorato tanto come adesso, picchiando su tasti di ogni sorta e spesso facendolo gratuitamente, sotto il peso di quella che a ben vedere è una responsabilità implacabile e nel quadro di una mobilitazione totale. In queste condizioni ha senso parlare di modernità liquida? Solo a patto che con liquido si intenda qualcosa di molto diverso da ciò che intende qualsiasi parlante normale, cioè si intenda qualcosa di pietroso, granitico, imperioso. Cioè solo a patto che si intenda che la modernità liquida è in realtà l'epoca più solida che l'umanità abbia conosciuto sinora. Meglio parlare di modernità solida, allora, e, venendo all'altra illusione, quella della immaterialità, di un mondo del virtuale che sarebbe un mondo dell'immateriale e dello spirito, meglio riconoscere che è più materiale che mai: il silicio è un minerale, non dimentichiamolo. Si tratta, semmai, di un mondo molto fragile, nel senso che basta poco (che so, un black out elettrico) per farlo scomparire. Ma la fragilità è una proprietà della materia, non dello spirito. (Maurizio Ferraris)

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