Agostino Giovagnoli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Cultura cattolica e crisi modernista: ampliamento terza citazione
Riga 2:
 
==''Cultura cattolica e crisi modernista''==
*Rimasto a lungo nel mondo cattolico un argomento tabù, il [[Modernismo teologico|modernismo]] solo in epoca piuttosto recente è diventato oggetto di un'attenta analisi storica. Dopo Houtin, che tuttavia fu protagonista di quelle vicende e scrisse a ridosso delle medesime<ref>A. Houtin, ''Histoire du modernisme catholique'', Parigi 1913. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, e J. Rivière, che le interpretò però in una luce più teologica che storica<ref>J. Rivière, ''Le modernisme dans l'Eglise. Etude d'histoire religieuse contemporaine'', Parigi 1929. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, bisogna attendere gli anni '60 per poter cominciare a disporre di una serie di contributi, scientificamente attendibili, sempre più numerosi negli anni seguenti, fino a trasformare il modernismo in un campo forse tra i più densamente arati della storia religiosa contemporanea. (cap. 6.1, p. 225)
 
*L'esponente più rilevante del modernismo nel mondo ecclesiastico italiano fu [[Ernesto Buonaiuti]], profondamente segnato fin dai suoi primi passi da un caratteristico senso di «romanità» che doveva accompagnarlo tutta la vita. Dopo un primo giovanile interesse per i temi del rinnovamento sociale, in un'ottica tuttavia non priva di venature utopiche, egli esprimeva in modo sempre più esplicito la sua convinzione della necessità di un rinnovamento soprattutto religioso nella prospettiva dell'attesa del Regno di Dio. (cap. 6.4, p. 238)