Orson Welles: differenze tra le versioni

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*Orson Welles lo ricordo soprattutto come un attore eccezionale, sublime... Sono convinto che Welles avesse in testa un meraviglioso brusio, grazie anche al suo stupendo alcol, e che fosse un genio, ma non mi va di rinchiuderlo in una definizione: era troppo avventuriero, troppo fuori dagli schemi, troppo imprevedibile, perché noi oggi si possa fare un'operazione del genere... A me Welles ricorda Raffaello. Raffaello che cammina per le strade di Roma nel Cinquecento e che a ogni passo si deve fermare perché la gente gli bacia le mani, le vesti. ([[Carmelo Bene]])
*Per me è solo una bufala. Non è interessante. È morto. ''[[Quarto potere]]'', di cui ho una copia, è il prediletto dei critici, sempre in cima ai sondaggi, ma io credo sia una noia totale. Soprattutto, le interpretazioni non meritano. La dose massiccia di rispetto che ha ricevuto è assolutamente inverosimile. ([[Ingmar Bergman]])
*Quando lo vedo e gli parlo, mi sento come una pianta dopo che l'hanno annaffiata. ([[Marlene Dietrich]] citata in ''Io, Orson Welles'')
*Questo film fu realizzato in evidente antitesi a ''[[Quarto potere]]'', come se fosse l'opera d'un altro regista, che, detestando il primo, volesse dargli una lezione di modestia. ([[François Truffaut]] parlando dell' ''Orgoglio degli Amberson'')
*Quinlan è un personaggio degno di [[William Shakespeare|Shakespeare]], e può essere considerato la sintesi di molti "cattivi" della carriera di Welles: ha l'energia dittatoriale di Kane, il sarcasmo ironico di Rochester, la mancanza di limiti morali di Macbeth, la brutalità volgare di Renchler ed il sentimentalismo nascosto di Varner. In più, c'è un aspetto di Quinlan che lo rende quasi nobile, perfino degno di stima: il suo amore ossessivo per la giustizia. ([[Joseph McBride]], da ''Orson Welles'', Harcourt Brace, 1977)
*Welles andò in Messico per girare una pellicola per la RKO Radio, la casa produttrice dei suoi primi tre film, ''Quarto potere'' (''Citizen Kane''), ''L'orgoglio degli Ambersons'', ''Viaggio nel paese della paura'' (''Journey Into Fear''); quando tornò a Hollywood, si rese conto che (in seguito a un cambiamento nelle alte sfere della RKO) lo avevano «fatto fuori». ([[Peter Noble]])
*Welles ricorre di rado al montaggio campo-contro-campo, in cui due attori stanno semplicemente in piedi o seduti e vengono inquadrati uno per volta in primo piano, mentre recitano a turno le battute. Di solito posiziona invece la cinepresa in basso, mostrando una visuale ampia dei due attori, uno dei quali parla, attraversa l'inquadratura e ne esce nel momento in cui l'altro si gira e risponde; poi torna con uno stacco sull'attore fuori campo, che si gira di nuovo e parla ancora. Il risultato è un effetto dinamico, leggermente vertiginoso o allucinatorio: un'atmosfera quasi onirica spesso enfatizzata dalle particolari angolazioni della cinepresa e dal modo insolito di sovrapporre i dialoghi. ([[James Naremore]])