Ultime parole da Oz: differenze tra le versioni

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::{{spiegazione|Mentre è a mensa, Jefferson Keane viene portato da uno degli A.C in palestra, dove lo attendono Julio Martinez e un altro detenuto latinoamericano: il tutto infatti è stato orchestrato da O'Reily, deciso a sbarazzarsi dell'ormai scomodo Keane. I due ispanici attaccano quindi Keane, ma il nero riesce a stenderne uno e, afferrato Martinez, lo strangola nella foga dello scontro, non sapendo di essere stato ripreso dagli A.C.}}
 
*Vorrei dire ai miei genitori... che gli voglio bene. E credo che questa esecuzione punisca più loro che me. E mi dispiace tanto per le tre persone che ho ucciso. E vorrei che con la mia morte loro potessero rivivere. La mia vita terrena, per quanto breve sia stata, mi ha reso indegno di continuare a vivere, perciò... sono pronto ad andarmene. Che Allah sia lodato. Che Allah... ('''Jefferson Keane/Tizi Ouzou''')
::{{spiegazione|Condannato a morte per dare un esempio, Jefferson Keane il giorno dell'esecuzione viene accompagnato dal suo leader spirituale, Kareem Said, che prega con lui e lo conforta prestandogli il suo copricapo: i due infine si separano quando Keane entra nella stanza dell'esecuzione. Mentre gli viene fatta l'iniezione letale, Keane si volta verso coloro che assistono, tra cui suo padre e Said, e chiede scusa per tutte le vittime che ha fatta e si dichiara pronto a morire, spirando mentre prega Allah.}}