India: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Flag of India.svg|right|thumb|Bandiera dell'India]]
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Citazioni sull''''India''' e gli indiani.
 
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*L'India non ha alcuna intenzione di mercanteggiare o di abbandonare la sua libertà per qualsiasi ragione o pressione. È questo un problema nazionale sul quale non possono esservi due opinioni.
*L'India per secoli fu divisa da sanguinose lotte interne. Poi vennero gli inglesi e ci diedero l'unità. Ma era l'unità di un popolo di schiavi. Siamo rimasti uniti e fermi per secoli: ora che abbiamo cominciato ad alzarci e a camminare ci accorgiamo di avere i piedi indolenziti dalla lunga immobilità. Progrediamo lentamente perché oltre avere i piedi indolenziti abbiamo anche i cervelli ancora ottenebrati dal lungo sonno di secoli.
 
===[[Pier Paolo Pasolini]]===
*Gli indiani in questo momento sono un immenso popolo di frastornati, di vacillanti: come delle persone vissute per lungo tempo al buio, e improvvisamente riportate alla luce.
*La gente che in India ha studiato, o possiede qualcosa, o comunque compie quella funzione che si chiama del «dirigere», sa che non ha speranza: appena uscita, attraverso una coscienza culturale moderna, dall'inferno, sa che dovrà restare all'inferno. L'orizzonte di una sia pur vaga rinascita non si delinea in questa generazione, e neanche nella prossima, e chissà in quale delle future. L'assenza di ogni attendibile speranza fa sì che i borghesi indiani, ripeto, si chiudano in quel po' di certo che possiedono: la famiglia. Vi si chiudono per non vedere e per non esser visti. Hanno un nobilissimo senso civico: e i loro ideali, Gandhi e Nehru, sono lì a testimoniarlo: possiedono una qualità assolutamente rara, nel mondo moderno: la tolleranza. Ciò nonostante l'impossibilità ad agire li costringe a uno stato di rinuncia che rimpicciolisce il loro orizzonte mentale: ma tale angustia, per ora, è indefinitamente più commovente che irritante. E questo è certo: che non è mai volgare. Benché l'India sia un inferno di miseria è meraviglioso viverci, perché essa manca quasi totalmente di volgarità.
*Ogni volta che in India si va a visitare un monumento, si cade prigionieri della guida, e, in seconda istanza, della turba di mendicanti.
*Sia ben chiaro che l'India non ha nulla di misterioso, come dicono le leggende. In fondo si tratta di un piccolo paese, con solo quattro o cinque grosse città, di cui una sola, Bombay, degna di questo nome; senza industrie, o quasi; molto uniforme e con semplici stratificazioni e cristalizzazioni storiche.<br>In sostanza si tratta di un enorme sottoproletario agricolo, bloccato da secoli nelle sue istituzioni dalla dominazione straniera: il che ha fatto sì che quelle sue istituzioni si conservassero e, nel tempo stesso, per colpa di una conservazione così coatta e innaturale, degenerassero.
 
===[[Piero Scanziani]]===