Michail Bakunin: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Michail Alexandrovič Bakunin==
*Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.<ref>Da ''Considerazioni filosofiche sul fantasma divino, il mondo reale e l'uomo'', traduzione di Edy Zarro, La Baronata, Lugano 2000.</ref>
*Chi dice stato o diritto politico, dice forza, autorità, predominio: ciò presuppone l'ineguaglianza di fatto.
*Dal punto di vista naturale, gli uomini sono presso a poco eguali, e le doti ed i difetti quasi si compensano in ciascuno. Sono due sole le eccezioni a questa legge dell'eguaglianza generale: gli uomini di genio e gli idioti.<ref name=conf>Da ''Conferenze / Michele Bakounin'', La Spezia: Tip. La sociale, 1921 (Pubblicazioni del "Libertario" – edito da LiberLiber).</ref>
*Il [[caffè]], per esser buono, deve essere nero come la notte, dolce come l'amore e caldo come l'inferno.<ref>Da ''Vita di un rivoluzionario''.</ref>
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*L'idea di Dio implica l'abdicazione della ragione e della giustizia umana.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della politica'', traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 185. ISBN 9788858019429</ref>
*L'uomo privilegiato politicamente o economicamente è un uomo intellettualmente e moralmente corrotto. È questa una legge sociale che non ammette eccezioni. <ref>Citata in Henri Arvon, ''Bakunin: la vita, il pensiero, i testi esemplari''.</ref>
*[...] la grande libertà umana che, distruggendo tutte le catene dogmatiche, metafisiche, politiche e giuridiche, da cui tutto il mondo è oggi oppresso, restituirà a tutti, collettività quanto individui, la piena autonomia dei loro movimenti e del loro sviluppo, liberati per sempre da tutti gli ispettori, direttori e tutori.
*[...] la necessità di distruggere l'influenza d'ogni dispotismo in Europa, mediante l'applicazione del diritto d'ogni popolo, grande o piccolo, debole o potente, civile o non civile, di disporre di se stesso e di organizzare spontaneamente, dal basso in alto, attraverso la via di una completa libertà, al di fuori d'ogni influenza e d'ogni pretesa politica o diplomatica, indipendentemente da ogni forma di stato, imposta dall'alto in basso, da un'autorità qualunque, sia collettiva, sia individuale, sia indigena, sia straniera, e non accettando per basi e per leggi che i principi della democrazia socialista, della giustizia e solidarietà internazionali. (1866)
*Lo Stato è la più flagrante, la più cinica, la più completa negazione dell'umanità. Esso frantuma la solidarietà universale di tutti gli uomini sulla terra e li spinge all'associazione al solo scopo di distruggere, conquistare e rendere schiavi tutti gli altri. Protegge solo i suoi cittadini e solo entro i suoi confini riconosce diritti, umanità e civiltà.<ref>Da ''La libertà degli uguali'', a cura di G. N. Berti, Elèuthera editrice.</ref>
*Marx è un comunista autoritario e centralista. Egli vuole ciò che noi vogliamo: il trionfo completo dell'eguaglianza economica e sociale, però, nello stato e attraverso la potenza dello Stato, attraverso la dittatura di un governo molto forte e per così dire dispotico, cioè attraverso la negazione della libertà. (1872)
*Nessun individuo può riconoscere la sua propria umanità né per conseguenza realizzarla nella sua vita, se non riconoscendola negli altri e cooperando alla sua realizzazione per gli altri. Nessun uomo può emanciparsi altrimenti che emancipando con lui tutti gli uomini che lo circondano. La mia [[libertà]] è la libertà di tutti, poiché io non sono realmente libero, libero non solo nell'idea ma nel fatto, se non quando la mia libertà e il mio diritto trovano la loro conferma e la loro sanzione nella libertà e nel diritto di tutti gli uomini miei uguali.<ref>Citato in [[Errico Malatesta]], ''L’Anarchia''.</ref>