Viktor Andrijovyč Kravčenko: differenze tra le versioni

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*{{NDR|sulla carestia in Ucraina nell'estate del 1921}} Non vi sono parole per descrivere gli orrori di quei giorni. Si guardavano con una disperazione mista a cupidigia tutti gli animali viventi: i cavalli, i cani, i gatti e le altre bestie che popolavano le nostre case. Il bestiame sfuggito al coltello del macellaio moriva di fame in piedi, e si divoravano quelle carogne senza ascoltare gli avvertimenti delle autorità. Si strappava la corteccia degli alberi per farne del 'tè' o della 'zuppa'. Per cavarsi la fame si arrivava fino a masticare cuoio greggio. Nei campi non restava più una festuca di paglia, un filo d'erba: tutto era stato raccolto, divorato. Sempre più spesso si sentivano raccontare storie di contadini che mangiavano i loro morti – e queste storie, purtroppo, erano molte volte veridiche: io stesso ho saputo di casi del genere a Romankovo, ad Auly, a Pankovka e in altri villaggi dei dintorni. (vol. 1, cap. 3, p. 66)
 
*La [[Nuova politica economica|N.E.P.]] (Nuova Politica Economica), riammettendo nella legalità il commercio libero, aveva fatto sorgere centinaia di botteghe nuove: ristoranti, caffè, ecc... Chi aveva denaro poteva ora procurarsi tutto ciò che voleva. (vol. 1, cap. 4, p. 89)
 
*Nel settembre del 1935 avvenne un 'miracolo' nella regione carbonifera del bacino del Donez. Un minatore di nome [[Aleksej Grigor'evič Stachanov|{{sic|Stakhanov}}]] era riuscito a estrarre, da solo, cento due tonnellate di carbone in una volta sola, vale a dire quattordici volte più di quanto poteva fare, normalmente, un operaio qualunque! In tutta la storia contemporanea del nostro paese, pochi avvenimenti hanno ricevuto applausi così frenetici, sostenuti ed entusiasti. Si trattava però di un 'miracolo' piuttosto profano e discretamente sospetto. Per qualsiasi tecnico, la frode era evidente: Stakhanov doveva certamente aver tratto vantaggio da condizioni di lavoro eccezionali, e doveva ovviamente essere stato fornito di attrezzi speciali e di facilitazioni di ogni sorta allo scopo preciso di raggiungere questo ''record'' senza precedenti. Doveva trattarsi di un 'miracolo' fabbricato su ordinazione, per far piacere al Cremlino e permettergli di lanciare la nuova dottrina: quella della rapidità. (vol. 1, cap. 13, p. 343)