Johann Hermann von Riedesel: differenze tra le versioni

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==''Viaggio attraverso la Sicilia e la Magna Grecia''==
*I dintorni di [[Reggio Calabria|Reggio]] sono in genere molto deliziosi e non si vedono che campagne coperte di gelsi, aranceti, limoneti, vigneti. La maggior parte della seta che si produce in Calabria si coltiva in questi luoghi; Reggio ne vende per ottantamila libbre all'anno.<ref>Citato in ''Atlante del Barocco in Italia'', Rosa Maria Cagliostro, ''Calabria'', De Luca Editori d'Arte, 2002, [https://books.google.it/books?hl=it&id=FplIAQAAIAAJ&dq=Riedesel+I+dintorni+di+Reggio+sono+in+genere+molto+deliziosi+e+non+si+vedono+che+campagne+coperte+di+gelsi%2C+aranceti%2C+limoneti%2C+vigneti.+La+maggior+parte+della+seta+che+si+produce+in+Calabria+si+coltiva+in+questi+luoghi%3B+Reggio+ne+vende+per+ottantamila+libbre+all%27anno.+%28&focus=searchwithinvolume&q=libbre p. 36].</ref>
*A Campobello {{NDR|di Mazara}}, si vedono le cave {{NDR|di Cusa}} che hanno fornito questi massi giganteschi. Qui ci si può rendere conto di come gli antichi lavoravano: si vedono ancora capitelli e pezzi di colonne lavorate, metà fuori e metà dentro la roccia, così come si tacconta di quelle egiziane da cui sono state ricavate le piramidi.<ref>Ruta p. 57</ref>
*A qualche distanza sopra le latomie trovasi il [[Teatro greco di Siracusa|gran teatro dell'antica Siracusa]] intagliato nella roccia, ed ancorché la scena ne sia totalmente distrutta, la sua grandezza, l'imponente maestà di un edificio così intagliato nel vivo della montagna, combinate alla più deliziosa delle situazioni, ispirano il rispetto, e l'ammirazione. Io ho passato colla più grande soddisfazione due giorni interi a esaminarlo; esso è uno de' colpi d'occhio i più pittoreschi che abbia riscontrato in Sicilia, ed io me ne attristo il più di non averlo potuto disegnare da un artista abile ed esatto.<ref>Da ''Vojage en Sicile et dans la Grande Grèce addressé par l'auteur a son Ami''; citato in Maurizio Paoletti, ''[https://www.academia.edu/2528879/_Questa_rovina_e_indicibilmente_bella_e_pittoresca_le_antichita_della_Sicilia_e_il_culto_della_Grecia_classica_nel_XVIII_secolo «Questa rovina è indicibilmente bella e pittoresca»: le antichità della Sicilia e il culto della Grecia classica nel XVIII secolo]'', traduzione di Gaetano Sclafani.</ref>
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*Se vi è luogo sulla [[terra]], che rappresenti la desolazione, lo sterminio, l'[[inferno]] stesso, esso trovasi nelle vicinanze di Catania.
*La celebre Aretusa oggi è ridotta ad un pietoso lavatoio del popolino [[Siracusa|siracusano]] che riceve acqua in abbondanza da due aperture. Il suo sapore è salmastro, ciò che fa presupporre come essa sia a contatto col mare.
*Mio caro [[amico]]: io ho creduto dover terminare qui il viaggio, intorno alla [[Sicilia]]. Prima d'abbandonare quest'isola, vi voglio fare una breve descrizione dei suoi abitanti, di cui si raccontono tante cose che fan poco onore al loro [[cuore]] e al loro carattere, e che non ispirano affatto fiducia. Questa nazione, così come tutti i popoli orientali, ha grande finezza, grande penetrazione, grandi talenti; ma essa, nello stesso tempo è molto portata a quella inclinazione alla voluttà, a quello spirito di astuzia e di artifizi che sembrano generalmente aumentarsi, a misura che avanzarsi verso il mezzogiorno.
 
==Note==
<references />