Ugo D'Andrea: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: La questione sociale per il fascismo
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*Nel 1927 [[Nikolaj Ivanovič Bucharin|{{sic|Bukarin}}]] e [[Michail Tomskij|{{sic|Tomski}}]] proclamavano cinicamente: «Con la [[dittatura del proletariato]], due, tre, quattro partiti possono coesistere, ma ad una condizione: uno al potere e gli altri in prigione.» Bukarin e Tomski hanno fatto in seguito, per loro conto, l'esperienza dello Stato-prigione. Tutti i quadri del vecchio partito sono distrutti. I sopravvissuti della lotta contro lo zarismo sono in prigione. I compagni di Lenin sono stati uccisi o sono dispersi. (cap. 7, p. 141)
 
*La questione sociale è, per il Fascismo, oltre che un problema di distribuzione, un problema di produzione della ricchezza. Alla lotta di classe si sostituisce la collaborazione di classe, alla posizione di riserva e di attesa dello Stato rispetto ai conflitti sociali si sostituisce l'azione di un sistema armonico di istituti (Sindacato-federazione-confederazione-corporazione) nel quale il principio della superiorità dello Stato si armonizza con quello della uguaglianza giuridica, politica ed economica dei due termini, capitale e lavoro. (cap. 10, pp. 189-190)
 
==Note==